Salute

Si apre oggi la Sessione Speciale Onu sull’Hiv. Il saluto di Annan

I Governi si riuniscono per pianificare un'azione decisa contro l'Epidemia Globale. Alle Nazioni Unite si a apre oggi a New York la Sessione Speciale per stimolare la lotta all'Aids

di Riccardo Bonacina

La Sessione Speciale, si apre oggi e durerà sino al 27 giugno presso la sede delle Nazioni Unite di New York, costituisce il primo evento che si occupa di un problema di sanità pubblica.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, e le delegazioni ad alto livello dei Paesi membri affronteranno le seguenti tematiche:

L’importanza di una leadership politica per trovare soluzioni adeguate ed eliminare l’etichetta di negatività associata al HIV/AIDS.
Incoraggiare ogni settore della società nello svolgere un ruolo significativo.
Incrementare le risorse per il trattamento, la prevenzione e la cura.
Prevenzione delle nuove infezioni ed alleviamento dell’impatto socio-economico dell’epidemia.
Accesso alle cure ed allo sviluppo di nuove tecnologie e medicamenti, allo stesso tempo efficienti ed accessibili.

Si prevede che i Governi adotteranno una Dichiarazione di Impegno che stabilisca obbiettivi e scadenze ben definiti.

In aggiunta alle dichiarazioni nel corso della seduta plenaria, quattro tavole rotonde interattive discuteranno dei seguenti temi: diritti umani, finanziamento e cooperazione internazionali, prevenzione e cura ed, infine, l’impatto socio-economico del HIV/AIDS.
Queste attività coinvolgeranno rappresentanti delle ONG, del settore privato ed altri gruppi della società civile.

Il segretario Generale dell’Onu ha così aperto la Sessione:
?Dobbiamo far capire ai popoli di tutto il mondo che la piaga dell’AIDS non è ancora sconfitta e che non riguarda soltanto alcuni paesi stranieri, lontani da noi. E’ una minaccia per un’intera generazione, una minaccia per un’intera civiltà. La Sessione Speciale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ci offre un’occasione senza precedenti per assumere le nostre responsabilità nei confronti delle generazioni future, e di intraprendere, ora, azioni concrete per arrestare la diffusione di questa terribile malattia?.
A partire dagli anni Ottanta oltre 21 milioni di persone, di cui oltre il 75% nell’Africa sub-Sahariana, sono morte a causa dell’AIDS.

Circa 36 milioni di persone sono attualmente affette dal virus HIV ? di cui oltre 25 milioni in Africa ? e la maggior parte di loro non lo sa.

In 16 paesi, più del 10% degli adulti, di età compresa tra i 15 ed i 49 anni, sono affetti dal virus HIV. In 7 paesi, tutti nell’Africa meridionale, almeno un adulto su cinque vive con il virus HIV.

Nei paesi più colpiti, la metà di tutti i giovani che oggi hanno 15 anni potrebbe con il tempo morire a causa della malattia, anche se il tasso d’infezione dovesse diminuire nei prossimi anni. Se il tasso d’infezione rimane alto, più di due terzi di questi giovani morirà di AIDS.

Più di 13 milioni di bambini sono diventati orfani a causa dell’AIDS, e tale cifra potrebbe raggiungere i 30 milioni prima della fine del decennio.

L’AIDS sta avendo un serio impatto su molte società ed economie, distruggendo i traguardi così difficilmente raggiunti nel campo dello sviluppo negli ultimi anni.

Paesi come il Brasile, la Tailandia e l’Uganda hanno dimostrato come efficaci piani nazionali, apertura sociale e partecipazione comunitaria possano realmente invertire la crescita vertiginosa dei tassi d’infezione.

Perchè una sessione speciale?

Allarmati dall’epidemia in forte aumento e dal suo impatto globale, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha deciso di convocare una Sessione Speciale sull’HIV/AIDS ai più alti livelli politici. Questa Sessione, che si terrà a New York, dal 25 al 27 giugno 2001, avrà come obiettivo quello d’intensificare l’azione internazionale al fine di combattere l’epidemia e di mobilitare le risorse necessarie.

?L’evidenza dimostra che non siamo sprovvisti per combattere tale epidemia, tuttavia la nostra risposta è ancora solo una piccola parte di ciò che è necessario fare?, ha affermato Peter Piot, Direttore Esecutivo del Programma Congiunto delle Nazioni Unite sull’HIV/AIDS (UNAIDS), in un rapporto sulla situazione attuale del giugno 2000. Ha aggiunto ?Il vero compito, ora, è di aumentare, in maniera massiccia, la determinazione politica, le risorse, le strutture e l’impegno sociale necessari al fine di frenare l’ondata dell’epidemia?.

Nel corso della Sessione Speciale, delegazioni nazionali di alto livello discuteranno quali piani d’azione risultano essere più efficaci nell’affrontare il problema dell’AIDS nel proprio paese e quali provvedimenti siano necessari.

Leader di governo, attivisti ed esperti sul problema dell’AIDS, così come i partner del settore privato, si riuniranno in tavole rotonde interattive allo scopo di discutere sulle questioni cruciali.

Quali risultati si attendono?

Considerata l’urgenza della lotta contro l’epidemia, in occasione della Sessione Speciale, i governi dovrebbero accordarsi su una Dichiarazione di Impegno che identifichi le aree prioritarie dove dovranno essere intraprese delle azioni più efficaci. Tali azioni includeranno probabilmente delle misure preventive, un miglior accesso al trattamento ed alla cura, l’assistenza ai bambini orfani a causa dell’AIDS, il rafforzamento dei partenariati tra il settore pubblico e quello privato, la necessità di una tempestiva risposta multisettoriale all’epidemia e la disponibilità di risorse proporzionate alla crisi.

Inoltre, la Sessione Speciale dovrebbe definire degli scopi concreti d’azione per combattere l’HIV/AIDS, sulla base degli obiettivi già adottati in precedenti forum delle Nazioni Unite.

E’ importante sottolineare l’obiettivo di fermare la diffusione dell’HIV/AIDS e di invertire le tendenze attuali entro il 2015, concordato da circa 150 capi di Stato e di Governo in occasione del Vertice del Millennio delle Nazioni Unite, nel settembre 2000.

La Dichiarazione di Impegno verrà redatta attraverso delle consultazioni informali convocate dal Presidente dell’Assemblea Generale, Harry Holkeri (Finlandia,) che si terranno agli inizi del 2001. Un rapporto del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, che include delle raccomandazioni su come assicurare un impegno politico globale per intensificare gli sforzi realizzati a livello nazionale, regionale ed internazionale, precederà l’avvio delle consultazioni.

Partecipazione delle ONG e del settore privato

In riconoscimento del ruolo cruciale svolto dagli attivisti, dalle persone malate di HIV/AIDS, dagli esperti e dai leader imprenditoriali nella battaglia contro l’AIDS, le Nazioni Unite stanno tentando di coinvolgere la società civile nella Sessione Speciale e nel processo preparatorio. Il Segretariato dell’UNAIDS è incaricata di coordinare tale partecipazione attraverso la sua rete dei partner. Forum on-line sull’UNAIDS ed altri siti Web aiuteranno le organizzazioni non governative ed altri partner a offrire il proprio contributo alle negoziazioni per la Sessione Speciale. Si prevede anche uno sforzo concertato al fine di coinvolgere i giovani il cui futuro è a rischio.

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