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Orvieto. Sondaggio Acli sul partito degli indecisi

Un sondaggio realizzato dall'Iref-Acli e reso noto questa mattina vede in testa il partito degli indecisi (37%), la Cdl a -9% dall'Unione

di Ettore Colombo

Orvieto. Se si votasse oggi per le politiche vincerebbe il partito degli indecisi. Un italiano su tre, il 37%, non si sente vicino a nessuno dei due schieramenti politici in campo e non saprebbe a chi dare il suo voto. L’Unione arriverebbe al 36% e prevarrebbe sulla Cdl di ben 9 punti percentuali che raccoglierebbe il 27% dei voti. Sono i risultati di un sondaggio realizzato dall’Iref, il centro studi delle Acli, diffuso ad Orvieto alla giornata conclusiva dell’incontro nazionale sulla Bbiopolitica dove sono attesi oggi il presidente della Camera Pierferdinando Casini e il leader dell’ opposizione Romano Prodi. Il sondaggio (realizzato intervistando un campione di 800 persone rappresentative della popolazione italiana) ha chiesto anche un giudizio sulle ‘primarie’ per scegliere i candidati. Buona parte degli italiani sembra apprezzare questo tipo di strumento (42%) purche’ ben regolato da una legge (19%) ed in vista della selezione del candidato migliore (23%). Per molti, tuttavia (26%) c’e’ il rischio che non cambi nulla, perche’ ”sono sempre i partiti a decidere”. Gli italiani si sono poi detti contrari (57%) al voto amministrativo agli immigrati con regolare permesso di soggiorno; un dato che sale al 66% fra gli elettori del centrodestra. Al contrario i favorevoli al voto agli immigrati raggiunge il 61% fra i sostenitori dell’ attuale opposizione. ”Quello della disaffezione dalla politica – commenta il presidente delle Acli Luigi Bobba – e’ un rischio troppo grande. Il sistema non puo’ permettersi una crisi di rappresentanza cosi’ palese. Questo bipolarismo e’ zoppicante e il sistema elettorale non facilita la formazione di coalizione omogenee e coese. Se si vuole dare una guida chiara al paese, gli schieramenti devono tornare a mettere al primo posto i problemi concreti delle genti. E’ tempo di porre fine al rincorrersi delle dichiarazioni e di presentare programmi credibili e condivisi”. Sul dato relativo alle primarie Bobba ritiene che i risultati del sondaggio rappresentano un ”buon viatico per l’Unione. Ma se si vuole evitare che diventino una finzione, considerato che Prodi e’ gia’ stato indicato da tutti come candidato premier, occorre che il voto dei cittadini sia un voto per il programma del leader della coalizione”.


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