Non profit

Tornio, martello e mille storie di solidariet

Giro d’Italia tra cooperative sociali e associazioni di volontariato che fanno capo alla Federazione dell’impresa sociale CdO

di Antonietta Nembri

Il rumore è quello classico di un luogo dove i materiali si scontrano e incontrano e si costruisce qualcosa. Dove si picchia con un martello. In fiera a Rimini durante il Meeting, l?angolo produttivo però non era una simulazione. Anche se faceva parte della mostra voluta dal presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini che ha pensato a un luogo dove facilitare l?incontro con realtà non profit capaci di creare lavoro, educazione, accoglienza. «È un pezzo di opera in opera», spiega Davide Benini, presidente della cooperativa di solidarietà sociale Solidarietà Intrapresa. Le ?opere? cui fa riferimento sono biciclette, tavoli d?arredo, anelli per grondaie. Non sono che una piccola parte della produzione meccanica e non solo di questa cooperativa sociale che, nata nel 1988, fattura 8 milioni di euro, conta un?ottantina di dipendenti, una ventina di collaboratori e circa 120 utenti, ed è diventata negli anni una realtà interprovinciale tra il ravennate, il forlivese e il cesenate. Questa onlus di Forlì che nel 2002 è stata premiata da Technogym quale miglior fornitore tra 250 imprese meccaniche è una delle protagoniste del catalogo L?amicizia si fa strada: un?altra opportunità nelle opere della CdO. «Diversamente abili, ugualmente competenti» non è solo uno slogan, ma anche una realtà concreta perché a mettere insieme, per esempio le biciclette pieghevoli da portare in borsa sono proprio dei disabili «è stato uno dei primi progetti di realtà che mettiamo direttamente in vendita», spiega Benini. Di lavoro con i portatori di disabilità si occupa pure un?altra cooperativa sociale che in un certo senso è all?origine di Solidarietà Intrapresa, nata dopo un soggiorno di Benini in provincia di Varese. Si tratta della cooperativa Solidarietà di Vedano Olona. Fondata nel 1982 da Lorenzo Crosta per dar lavoro ad alcuni portatori di handicap, questa realtà è oggi una rete che coinvolge circa 1200 persone, negli otto capannoni ci sono 450 soci lavoratori (oltre il 70% appartiene a gruppi sociali emarginati). Diventare grandi, non è un?eccezione: l?associazione milanese La Strada è una vera e propria holding della solidarietà. Disabili, giovani drop-out, immigrati, carcerati per rispondere alle loro necessità di trovare chi li educhi e li sostenga nell?imparare un mestiere è sorta una rete di associazioni e cooperative sociali. E i numeri sono tutt?altro che residuali: nell?ultimo anno accanto ai 1400 allievi di medie inferiori e superiori orientati e sostenuti, si è fatto orientamento a 1400 disoccupati, formazione professionale per 200 detenuti che hanno imparato l?arte degli scalpellini, dei fabbri e dei falegnami e poi corsi di italiano a 300 extracomunitari, senza dimenticare la formazione superiore a 300 operatori sociali e neuropsichiatri infantili. Imparare un mestiere e trovare una strada: è la domanda inespressa di tanti ragazzi espulsi dai processi formativi. Come lo erano alcuni allievi dell?Aslam (Associazione scuole lavoro Alto Milanese). Un tornio parallelo racconta il metodo adottato nei corsi professionali e da tre anni di qualifica, non solo per tornitori, ma anche per frigoristi e per altre figure che il mercato del lavoro richiede. «Si parte dall?offerta» racconta Angelo Candiani, presidente di Aslam e della CdO Alto Milanese che non si affida a frasi suggestive e sulle brochure ha semplicemente scritto ?La formazione per la tua professione? perché «ciò che facciamo è appassionare un ragazzo al lavoro, alla sua vita». Girando l?Italia di realtà così ce ne sono tante associazioni e cooperative sociali: da chi aiuta a studiare da Milano a Napoli (Portofranco e Centri di Solidarietà), a chi accoglie minori e non solo come Casa Edimar a Padova e l?associazione Cometa. Sul fronte dell?inserimento lavorativo di giovani difficili non si possono poi dimenticare Piazza dei Mestieri di Torino e la brianzola In-Presa. Federazione dell?impresa sociale CdO via M. Gioia 181 Milano tel. 02.67396303 fax 02.67396230 cdononprofit@cdo.it Presidente: Antonio Mandelli


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA