Volontariato

Nomadi: in Italia ne arrivano 1000 al mese

Lo afferma il presidente dell'Opera Nomadi Massimo Converso

di Redazione

”Sono mille in media ogni mese i Rom che arrivano in Italia e per arginare il problema, distribuendoli in modo controllato, e’ fondamentale stabilire regione per regione le misure necessarie ad accoglierli”. Massimo Converso, presidente dell’Opera Nomadi, in un’ intervista ha sottolineato la necessita’ di indire una conferenza governo-enti locali che affronti il fenomeno dell’accoglienza dei rom nelle varie realta’ locali”. ”Quello che e’ accaduto a Verona pochi giorni fa – ha spiegato Converso – e’ il sintomo che in questa citta’ non c’e’ una strategia per gestire il flusso migratorio degli zingari provenienti soprattutto dalla Romania. Mentre a Roma, l’amministrazione comunale, in collaborazione con l’Opera Nomadi sta cercando di smistare i nuovi arrivi. La vicenda di Verona, dove 50 rom irregolari sono stati ‘sfrattati’ dal campo nomadi e si sono rifugiati in chiesa fa riflettere sull’emergenza di adottare misure urgenti nelle varie citta’ e decentrarli”. ”A Roma, dove negli ultimi quattro anni i rom sono aumentati da dieci a quindicimila e i campi si sono gonfiati a dismisura – ha precisato il presidente dell’Opera Nomadi – tante sono state le iniziative per smistarli e dargli un lavoro. Il Comune sta procedendo alla legalizzazione dei musicisti rom, e come si sa i rumeni sono specializzati in tre tipi di lavoro: commercianti di cavalli, fabbri e musicisti, tramandati sin da quando partirono dall’India. Legalizzare la loro professione vuol dire integrarli nella societa’ e garantirgli un’esistenza serena. E vuol dire anche evitare il verificarsi di fenomeni delinquenziali da parte degli zingari nel nostro paese”. ”Dobbiamo dire grazie anche all’assessore alle Politiche Sociali Raffaela Milano se l’accoglienza del Comune e’ quadruplicata – ha aggiunto Converso – perche’ fino ad oggi ha evitato gli sgomberi di massa che si sono avuti nel nord dell’Italia, come nel caso di Verona. Sono state tante le iniziative sperimentate in questi anni, dallo Sportello per l’avviamento al lavoro delle Comunita’ rom, Sinti e Camminanti, ai progetti pilota nel giardinaggio e nella raccolta rifiuti, fino ai mercatini rom. E proprio il 18 riaprira’ il ‘romano’ pijats’ della Rustica”. ”L’appuntamento piu’ atteso per l’Opera Nomadi ora e’ il nostro seminario nazionale che si terra’ il 6 e il 7 dicembre prossimi – ha annunciato Converso – una due giorni in cui si parlera’ del fenomeno e delle soluzioni per mantenere un numero controllato delle presenze rom nelle citta’ ed effettuare una ridistribuzione organica degli sventurati profughi romeni sull’intero territorio laziale e nazionale”. Durante il seminario si discutera’ anche sugli ultimi dati allarmanti diffusi dal presidente dell’Opera Nomadi proprio ieri. Dati che evidenziano un aumento di 5.000 rom nella capitale, di cui il 60% sono minori che vengono costretti all’accattonaggio e a prostituirsi. ”Quasi tutti i nuovi arrivati – ha evidenziato l’ente di assistenza – vivono nei campi nomadi, sono di origine romena e soprattutto sono irregolari, clandestini. L’attivita’ principale dei 5.000 acquisiti e’ l’accattonaggio, in cui sono coinvolti molti minori”. ”Sono 26 – si legge nei dati diffusi dall’Opera Nomadi – i campi nomadi sparsi nella capitale e il 90% della loro popolazione e’ senza privo di un’occupazione. Difficili le condizioni di vita, anche negli insediamenti attrezzati con servizi”. Secondo i dati diffusi dall’assessorato alle Politiche sociali del comune di Roma, i posti disponibili per l’accoglienza sono aumentati: dai 600 posti di pochi anni fa ai 5.000 che si prevede di raggiungere il prossimo anno. Anche a Milano la questione dell’aumento dei rom in citta’ e’ di estrema attualita’. Proprio oggi infatti il presidente della Provincia Filippo Penati, ha trovato una soluzione provvisoria per gli 80 rom irregolari sgomberati dal campo nomadi di via Capo Rizzuto. Sono stati infatti messi a disposizione dalla casa della carita’ alcuni locali attrezzati a dormitorio. Ma la soluzione e’ transitoria non essendo stata fatta alcuna assegnazione. Intanto anche a Verona la situazione sembra migliorare. E’ cessata l’emergenza nomadi nella chiesa di San Tommaso Becket a Verona: i rom hanno lasciato la chiesa e due famiglie, delle nove irregolari protagoniste di questo episodio, potrebbero venire assitite ed ospitate all’interno del nuovo campo nomadi comunale ‘Boscomantico Due’. Dopo una lunga trattativa tra i rappresentanti dei nomadi e la Questura sembra che sia arrivato il via libera per motivi di carattere sanitario e il conseguente sgombero di San Tommaso.


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