Formazione

Meeting: Pisanu, identità cristiana nasce dal meticciato

Pisanu replica a Pera: "se Pietro e Paolo. non avessero attraversato il mare e non fossero andati a contaminarsi con la predicazione ai Gentili, forse il cristianesimo non sarebbe religione universal

di Redazione

Impossibile, per chi era a Rimini, non cogliere una replica di Pisanu alle parole del presidente del Senato, Marcello Pera, pronunciate proprio qui al meeting, ma che il ministro non ha mai citato direttamente. Il ragionamento di Pisanu ha preso le mosse dalla necessità di “non farsi intrappolare nella metafisica delle identità, che non sono ipostasi, ma frutto di una costante evoluzione. Le identità – ha detto Pisanu – sono il frutto di costruzioni culturali in continua evoluzione”. A questo punto, il titolare del Viminale, ha citato i santi Pietro e Paolo. “Se non avessero attraversato il mare e non fossero andati a contaminarsi con la predicazione ai Gentili, forse il cristianesimo non sarebbe religione universale ma locale”. Pisanu, però, ha invitato anche a “fare attenzione a non cadere neppure nella metafisica del relativismo, perché si corre il rischio di strumentalizzarlo e di finire per negare il pluralismo”. Insomma, niente lotta al meticciamento e niente antirelativismo tout-court. “Noi – ha detto Pisanu – rivendichiamo con forza la nostra peculiarità, ma riconosciamo quella altrui”. Del resto, secondo il ministro, “la storia europea è storia di una tradizione cristiana che permette l’esistenza di tutte le idee, anche quando sono cattive”. Di conseguenza, per Pisanu “l’identità cristiana non può che essere forza promotrice del dialogo, che, con l’Islam ha enormi possibilità di crescita”.


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