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L’ultimo libro di Raffaele La Capria, L’estro quotidiano, vincitore del premio Viareggio 2005 per la narrativa

di Andrea Leone

L?ultimo libro di Raffaele La Capria, L?estro quotidiano, è il vincitore del premio Viareggio 2005 per la narrativa: una raccolta di articoli, proposta unita a frammenti di romanzo e a un diario, nel quale l?ottantenne scrittore napoletano traccia un bilancio della propria esistenza e guarda agli avvenimenti della storia.

La Capria recensisce con tristezza (ma non senza l?affilata arma dell?ironia) il proprio decadimento fisico, il corpo che cambia e che egli stesso non riconosce più. Chi è quello nello specchio?, si domanda. L?estrema vitalità di queste pagine si accompagna a un costante sentimento della morte e della caducità delle cose umane. Lo scorrere del tempo domina il libro, ma non viene mai meno il sentimento della pienezza della vita, che trionfa su ogni miseria.

La Capria annota gli avvenimenti storici e quelli della politica, dalla guerra in Iraq allo tsunami, parla degli orrori dei regimi novecenteschi, espressioni di un pensiero permeato di ?perfezione negativa?, osserva un mondo sempre più disumano, si sofferma su acute note di costume, spesso attraversate da un umorismo sottile, traccia ritratti di amici: ma il solido e struggente centro del libro è il ricordo della vita familiare, con le figure del padre, della madre e del fratello.

Lo stile è limpido, essenziale, diretto, asciutto. Una scrittura solare, razionale e sovrana anche quando attraversa gli argomenti più drammatici, in un esercizio di classico dominio venato qua e là dalla malinconia per le cose lontane. Il pensiero di La Capria è leggero e inflessibile, come un raggio di sole in un rovente pomeriggio mediterraneo, capace di dare rilievo con spietata esattezza alle cose. L?estro quotidiano ha il carattere di una conversazione discreta e intelligente, in cui un vasto repertorio autobiografico (qua e là a dire il vero un po? narcisistico) diventa uno strumento non dogmatico della conoscenza.

Il protagonista del libro è il tempo: il poco tempo che rimane a un ottantenne e il tempo passato, uno scenario perduto che esercita ancora il suo dominio; continuo è il viaggio mentale tra l?ieri e l?oggi, nel quale i due inconciliabili elementi paiono a volte, proustianamente, miracolosamente compenetrarsi. La ricognizione del passato non è sterile nostalgia, ma l?abbandono a una forza che non cessa di esercitare la sua luminosa lezione. L?estro quotidiano è l?amore per la luce e per il decoro in una società di uomini sempre più involgariti e ottenebrati da se stessi.

L?estro quotidiano
di Raffaele La Capria
Mondadori, pp. 181, euro 16

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