Welfare

Soggiu, un déjà-vu nel valzer antidroga

Torna in sella l'ex commissario straordinario. Il ministro centrista Giovanardi gli ha affidato la preparazione della Conferenza nazionale di Palermo a dicembre

di Stefano Arduini

Si allunga di un nuovo capitolo la telenovela sulle politiche antidroga. Se non si trattasse di un balletto condotto sulla pelle di centinaia di migliaia di persone, questa vicenda avrebbe del ridicolo. La notizia è la nomina agostana da parte del ministro Carlo Giovanardi, che ha indicato il responsabile organizzativo della prossima Conferenza nazionale sulle dipendenze, convocata a Palermo dal 5 al 7 dicembre prossimi: la scelta è caduta su Pietro Soggiu. Sì, proprio lui. L?ex commissario straordinario antidroga, che nella primavera del 2004 fu defenestrato in favore di Nicola Carlesi, che così divenne il primo capo del neonato dipartimento nazionale per espressa volontà del vicepremier Gianfranco Fini.

Chi però pensava che Carlesi sotto l?ombrello del suo mentore avrebbe dormito sonni tranquilli, si è dovuto ricredere. I nodi sono venuti al pettine proprio alla vigilia di questa calda estate (almeno così lo è stata nelle segrete di via Quintino Sella). Siamo ad inizio giugno. Il centrista Giovanardi ha appena ricevuto dalle mani di Berlusconi la competenza sulla lotta alle tossicodipendenze che qualche ora prima Fini stringeva gelosamente nelle proprie mani. Poche ore dopo Carlesi consegna le dimissioni. Al suo posto, dal cilindro di Palazzo Chigi esce il nome di Antonio Ragusa. Il nome dovrebbe restare segreto, ma la notizia appare sulle pagine online di vita.it. In 24 ore succede di tutto, compresa la conferma e la smentita della nomina nel giro di pochi minuti da parte di Giovanardi. La poltrona del Dipartimento nazionale diventa incandescente. E mentre il Cnca (Coordinamento nazionale comunità di accoglienza) annuncia che dei 120 milioni di euro che la maggioranza avrebbe dovuto destinare al fondo antidroga ne sono stati versati solo 30, tutti i funzionari ministeriali interpellati (una decina, fra cui il braccio destro di Carlesi, Andrea Fantoma) rifiutano l?incarico. A Giovanardi non resta che assumere l?impegno in prima persona (vedi Vita n. 26 pag. 9). Il ministro il 21 luglio scorso riunisce quindi la Consulta degli esperti per annunciare che la Conferenza nazionale, che l?abruzzese Carlesi avrebbe voluto celebrare a Pescara entro la fine di settembre, si terrà invece in dicembre a Palermo. A fare gli onori di casa è pronto il governatore Totò Cuffaro, compagno di partito proprio di Giovanardi.

Soggiu avrà quindi tre mesi per preparare l?evento. Una corsa contro il tempo. Utile a cosa? Nessuno lo sa dire. Le Camere si scioglieranno a febbraio e ormai non c?è un politico disposto a scommettere un caffè sull?approvazione della legge Fini.

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