Sostenibilità

Coldiretti: ora biocarburanti sono competitivi

Il prezzo di settanta dollari al barile, secondo molti esperti internazionali, e' il valore soglia oltre il quale l'energia verde dei campi diventa competitiva. Lo afferma la Coldiretti

di Redazione

Il prezzo di settanta dollari al barile, secondo molti esperti internazionali, e’ il valore soglia oltre il quale l’energia verde dei campi diventa competitiva. Lo afferma la Coldiretti, che, in una nota, chiede che l’Italia percorra “con piu’ decisione la strada delle energie pulite” per raggiungere l’obiettivo fissato dalla Ue di sostituire entro il 2005 il 2% dei consumi di benzina e gasolio con biocarburanti, per arrivare al 5,75% nel 2010. Tanto piu’ che, secondo l’associazione dei coltivatori, l’Italia e’ in ritardo nei confronti dei maggiori partner europei: in Germania sono gia’ 1.900 i distributori di biodiesel, mentre in Francia un diesel su due viaggia con miscele a energia verde. Citando uno studio del Ceta (Centro di ecologia teorica e applicata), Coldiretti afferma che, riconvertendo a colture energetiche 700.000 ettari di terreno attualmente coltivati a seminativo, sarebbe possibile risparmiare 2,2 milioni di tonnellate di petrolio l’anno. L’associazione dei coltivatori propone di incentivare, attraverso la defiscalizzazione, accordi tra imprese agricole, industrie di trasformazione e distributori per l’utilizzo dei biocarburanti. In questo modo “e’ possibile arrivare a coprire entro il 2010 fino al 13% del fabbisogno energetico nazionale, risparmiare oltre 12 milioni di tonnellate di petrolio, e ridurre le emissioni di anidride carbonica di origine fossile di oltre 30 milioni di tonnellate”.


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