Mondo

Adozioni internazionali: ultimi giorni per rimborsi

Scade il prossimo 31 agosto la possibilità di chiedere rimborsi per adozioni internazionali fatte nel 2004

di Paul Ricard

Le tremila famiglie italiane che hanno adottato un bambino straniero nel corso del 2004, hanno ancora poco più di una settimana di tempo per chiedere il parziale rimborso delle spese sostenute per il lungo iter burocratico. Scade infatti il 31 agosto il termine per presentare la domanda, come prevede il decreto, inserito nella Finanziaria 2005, che ha fissato in 10 milioni di euro il Fondo di Sostegno delle Adozioni Internazionali. Sono stati 3.398 i minori che l’anno scorso hanno fatto ingresso in Italia e i genitori che li hanno accolti hanno dovuto far fronte a lunghe trafile, trasferimenti e soggiorni nel Paese natale del figlio, legalizzazione e traduzione dei documenti, richiesta dei visti, quote associative all’ente di adozione. E, naturalmente, spese ingenti. Ma quest’anno, oltre alla deduzione dalle tasse gia’ prevista dalla normativa vigente, i genitori adottivi potranno usufruire di un’ulteriore agevolazione, che portera’ al cento per cento il rientro delle spese sostenute. Della facilitazione potranno beneficiare mamme e papa’ residenti in Italia o temporaneamente all’estero che, insieme, hanno un reddito non superiore ai 70 mila euro annui. Il rimborso, che non sara’ soggetto ad alcuna imposizione fiscale, riguardera’ il 50 per cento delle spese sostenute, ossia la parte che non e’ gia’ deducibile dalle imposte. Sono favorite le famiglie meno abbienti: per i genitori adottivi che abbiano un reddito complessivo inferiore ai 29 mila euro, saranno rimborsate tutte le spese non deducibili (il 50 per cento) fino a un massimo di cinquemila euro; per le coppie che hanno un reddito che va dai 29 mila ai 70 mila euro, il rimborso sara’ pari al 30 per cento delle spese non deducibili fino a un limite di tremila euro. L’entita’ dei rimborsi e’ stata calcolata sulla base dei costi medi delle adozioni all’ estero. Il rimborso dovra’ essere richiesto tramite istanza congiunta, da inviare alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Commissione adozioni internazionali. La domanda deve essere corredata da: una copia dell’autorizzazione all’ingresso e alla residenza permanente in Italia del minore, rilasciata dalla commissione per le adozioni internazionali; certificazione delle spese sostenute, rilasciata dell’ente che ha curato l’ adozione; copia della dichiarazione dei redditi dei genitori: in caso di adozione conclusa senza l’assistenza di un ente autorizzato, si dovra’ allegare un’autocertificazione dove si attesti che le spese per le quali si chiede il rimborso riguardano la procedura di adozione stessa. In caso di adozione pronunciata all’estero e riconosciuta nel nostro Paese, deve essere presentata anche copia del provvedimento emesso dal tribunale territoriale competente, mentre i genitori italiani temporaneamente residenti all’estero dovranno allegare anche il certificato di residenza all’estero da almeno due anni e copia del provvedimento di adozione emesso dal tribunale dei minori.
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