Formazione

Schiavitù: oggi la giornata della memoria

Oggi, 23 agosto, è la giornata Giornata internazionale della memoria sulla tratta degli schiavi e sulla sua abolizione

di Antonietta Nembri

In occasione del 23 agosto, Giornata internazionale della memoria sulla tratta degli schiavi e sulla sua abolizione, Nuoveschiavitu.it
(/www.nuoveschiavitu.it) richiama l’attenzione sullo sfruttamento lavorativo di colf e badanti stranieri e sul fatto che all’ombra di questi lavori si possano verificare abusi molto gravi.

Nel sito – nato da un progetto frutto della collaborazione tra due realtà da anni impegnate nel settore: il Cestim (www.cestim.it) e l’ong Mlal ProgettoMondo (www.mlal.org) che ha l’obiettivo non solo di informare ma anche di monitorare quanto accade in questo settore in Italia e nel mondo – si ricorda come colf e badanti siano soprattutto donne (nell’84 per cento dei casi) provenienti in prevalenza da Filippine, Romania, Ucraina impegnate spesso in un lavoro senza orari né limiti. La mancanza di contrattazione, oltre che la coabitazione tra lavoratrice e famiglia che offre il lavoro sono fattori che rendono più fragile la condizione di queste migranti. Con una normativa, inoltre, che non favorisce l’ingresso regolare nel Paese e che di fatto produce clandestinità, il rischio di vedere moltiplicarsi nuove forme di schiavitù è dietro l’angolo.

Per questo Nuoveschiavitu.it si appella “innanzitutto alla coscienza dei datori e delle datrici di lavoro nonché alle istituzioni affinché si attivino per monitorare questo settore e dare assistenza e informazioni ai lavoratori”.
Non va inoltre dimenticata la recente sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha condannato la Francia per aver violato l’articolo 4 della Convenzione europea sui diritti umani in relazione al caso di “Henriette”, una giovane togolese schiavizzata per 4 anni da una coppia parigina. Secondo la Corte la legislazione francese non permette di reprimere con severità le forme moderne di schiavitù domestica.

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