Salute

Farmaci: Lancet, allarme contraffazioni in paesi poveri

La denuncia, documentata, è di due studi pubblicati sulla rivista internazionale The Lancet, segnalati dal farmacologo dell'Istituto Mario Negri, di Milano, Giuseppe Remuzzi.

di Redazione

C’è un’allarmante diffusione di farmaci contraffatti nei paesi in via di sviluppo. La denuncia, documentata, è di due studi pubblicati sulla rivista internazionale The Lancet, segnalati dal farmacologo dell’Istituto Mario Negri, di Milano, Giuseppe Remuzzi. Il primo dei due studi è stato condotto in Nigeria da un gruppo di farmacologi che ha raccolto 581 campioni di farmaci da 35 farmacie in due città. Il contenuto dei prodotti è stato analizzato ed è stato rilevato che circa la metà di essi non conteneva l’esatta quantità di principio attivo stabilito dalla farmacopea. Le confezioni contenevano o troppo o troppo poco principio attivo; alcune addirittura non ne contenevano affatto. Il secondo studio è stato condotto nel sud est asiatico. I ricercatori hanno messo a punto un sistema per rivelare la presenza di principio attivo nelle compresse di un antimalarico, l’artesunato, impiegato nella terapia delle forme di malaria da plasmodio falciparo, resistente agli altri farmaci. L’esame è stato condotto su più di 100 campioni acquistati in paesi come Cambogia, Laos, Birmania, Vietnam e Tailandia. Nel 38% dei casi, i prodotti acquistati non contenevano affatto artesunato, pur essendo assolutamente indistinguibili dalle confezioni autentiche. In questo caso il commercio di farmaci falsi mette direttamente a repentaglio la vita dei pazienti.


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