Welfare

Cuba, sarà svuotato il carcere di Guantanamo

I prigionieri afghani detenuti nella base militare Usa verranno trasferiti in patria

di Redazione

Sono oltre 500 i prigionieri del carcere di Guantanamo, a Cuba, non di rado definito il carcere della vergogna, ma presto saranno meno di 400 e, se tutto andrà come previsto, diventeranno addirittura meno di 150. Guantanamo, dove sono incarcerati talebani e persone a loro vicine arrestati soprattutto in Afghanistan, non chiuderà i battenti, ma presto comincerà a svuotarsi. Gli Usa hanno infatti raggiunto in questi giorni un accordo con il governo di Kabul per trasferire in Afghanistan, in carceri locali, i prigionieri afghani della base militare Usa a Cuba. Lo scrive oggi il Washington Post, secondo cui gli Usa stanno negoziando con tre paesi – oltre all?Afghanistan, l?Arabia Saudita e lo Yemen ? con l?obiettivo di svuotare il carcere della base militare americana del 70 per cento circa dei cosiddetti ?combattenti nemici? degli Stati Uniti. Quella dei ?combattenti nemici? è una definizione coniata all?inizio della guerra contro il terrorismo avviata dopo gli attacchi dell?11 settembre, che permette agli Usa di non applicare le regole della convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra. L?ipotesi di iniziare a svuotare il carcere era stata ventilata ai primi di giugno dal segretario alla Difesa Usa, Donald Rumsfeld, a Bruxelles, ai margini di una riunione della Nato. Rumsfeld non aveva parlato di chiusura del carcere, ma aveva lasciato chiaramente intendere che l?obiettivo è di svuotarlo appena possibile, una volta ottenute le garanzie che rimarranno in carcere da paesi d?origine dei presunti terroristi. A quel momento la polemica su Guantanamo impazzava negli Stati Uniti, dopo le accuse di Amnesty International (?un gulag dei tempi moderni?), e la presa di posizione di personalità di alta statura morale, come l?ex presidente Jimmy Carter (?dobbiamo dimostrare l?impegno storico del nostro paese per la protezione dei diritti umani?). Il segretario alla Difesa aveva ricordato che il Pentagono aveva già consegnato prigionieri di Guantanamo in passato. Rumsfeld aveva parlato di ?pressioni sul governo afghano di dotarsi dei tipi di carcere necessari e di un sistema giudiziario adeguato… Il nostro obiettivo è di non averli tra di noi, che non siano in libertà ma nelle mani dei paesi di origine?.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA