Volontariato

Sport: GB, spariti in 13 anni metà campi da calcio

I campetti per ragazzi vittime della speculazione edilizia

di Gabriella Meroni

L’Inghilterra ha si’ codificato le regole del calcio moderno, ma ora rischia di non aver piu’ campi dove far giocare i suoi piu’ giovani calciatori. E’ questo l’allarmante risultato di una ricerca condotta da un’ associazione sportiva, secondo cui negli ultimi 13 anni sarebbero spariti, ”vittime” delle speculazioni immobiliari, quasi 34mila campetti, circa il 45% del numero complessivo. Una tendenza contro la quale da tempo si sta battendo il sottosegretario allo sport Richard Caborn, impegnato nel favorire la costruzione di nuovi impianti. Cosi’ – scrive oggi il Daily Telegraph – per la prima volta dopo anni di declino, la stagione 2003-2004 ha fatto registrare la presenza di 72 nuovi campi, con un incremento pari al 20%, a fronte di 52 impianti abbandonati. Lo studio e’ stato realizzato da The National Playing Fields Association che ha passato in rassegna tutti i campi di calcio pubblici, compresi quelli interni agli istituti scolastici. Il censimento, il primo dal 1992 quando l’Inghilterra poteva contare ancora su 77.949 campi, ne ha contati 44mila in 21mila luoghi differenti. ”Abbiamo perso il 45% dei nostri campi – ha commentato Alison Moore-Gwyn, direttore dell’associazione -, un dato davvero increscioso. Sia i conservatori prima, che i laburisti poi hanno permesso che si realizasse un simile disastro”. Per contrastare questa tendenza, nel 1998 il governo ha approvato una norma, resa piu’ restrittiva ed efficace lo scorso anno, per regolare la vendita dei campetti da calcio. Oggi ogni possibile acquirente deve passare al vaglio dell’Autorita’ per lo Sport Inglese, che autorizza la vendita dei campi scolastici solo se considerata ”indispensabile” per migliorare la situazione economica, e comunque a condizione di un pronto investimento nelle infrastrutture da parte dello stesso istituto. ”Ultimamente sono stati costruiti, e migliorati, piu’ campi di quanti non ne siano spariti e cio’ dimostra il cambiamento in corso”, ha sottolineato Caborn.


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