Economia

Confcoop Modena missione in Ghana

Obiettivo attivare forme di collaborazione tra imprese

di Francesco Agresti

E’ rientrata dal Ghana la delegazione modenese guidata dal consigliere comunale Mauro Tesauro, incaricato per la cooperazione decentrata, e da Cristian Golinelli, direttore di Confcooperative Modena. La delegazione e’ stata invitata nel Paese africano da Ghanacoop, cooperativa costituita recentemente dalla comunita’ ghanese immigrata a Modena, che ha organizzato per la delegazione una settimana di incontri politici di alto livello con vari ministri del Governo ghanese (Finanze, Sviluppo Economico, Turismo) e con l’Ambasciatore Italiano ad Accra, incontri tecnici e visite nelle citta’, nei villaggi e nelle comunita’ coinvolte dal progetto. Il progetto di Ghanacoop prevede di attivare, inizialmente, l’ esportazione in Italia di ananas di produttori locali, ma sono gia’ in corso trattative per l’acquisizione di un terreno di 20 ettari dove attivare la propria coltivazione di ananas con il diretto coinvolgimento nell’attivita’ agricola della popolazione del villaggio attiguo al terreno. Partner dell’ operazione: Emiliafrutta che, nella prima fase, garantira’ consulenza tecnica Confcooperative (cui Ghanacoop e’ affiliata), che oltre ad offrire i suoi servizi e’ interessata al progetto non solo dal punto di vista dello sviluppo economico-commerciale ma anche per gli aspetti solidaristici e di cooperazione allo sviluppo che caratterizzano l’esperienza. Il prodotto e il processo produttivo e commerciale saranno garantiti dal marchio ‘TransFair’, che colloca l’ananas della cooperativa tra i prodotti equo e solidali, e cerchera’ canali commerciali nella grande distribuzione e attraverso il coinvolgimento diretto delle comunita’ ghanesi di tutta Italia. «Ghanacoop – rileva la Confcooperative – ‘ha tutte le potenzialita’ per divenire un modello importante, in perfetta sintonia sia con le politiche previste dai Piani di Zona recentemente approvati dal Consiglio Comunale, che prevedono il coinvolgimento diretto delle comunita’ immigrate nei progetti che le coinvolgono, che con le politiche di organismi nazionali ed internazionali. Anche la Comunita’ Europea sta infatti sollecitando la sperimentazione di progetti di cooperazione in cui le comunita’ migranti diventano ‘agenti di sviluppo’ nelle terre di origine; l’Onu, con l’apposita agenzia Iom (International Organization for Migration), ha inoltre promosso direttamente questo progetto’».


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