Sostenibilità

Caso Bankitalia: i consumatori, è uno schifo

Le associazioni scandalizzate dalle notizie stampa sulle interccettazioni telefoniche Fazio-Fiorani

di Gabriella Meroni

”Uno scandalo. Il governatore della Banca d’Italia deve dimettersi”. E’ univoco il coro delle voci delle varie associazioni dei consumatori, che gridano allo scandalo sulle intercettazioni telefoniche fra Fazio e l’ad della Bpi, Giampiero Fiorani. ”Uno schifo. Mentre i Paperoni italiani si spartiscono soldi, societa’ ed immobili i cittadini, massacrati dal carovita stringono sempre piu’ la cinghia. Fazio deve dimettersi immediatamente non solo per le intercettazioni, che non necessariamente provano colpe, ma per i numerosi crac finanziari avvenuti sotto il suo Governo, contro i quali la Banca d’Italia e’ rimasta inerte”, afferma il Codacons, annunciando un esposto alla Corte dei Conti per sapere quanto abbia speso Fazio per i pareri lampo resi dagli studi legali Merusi, Gambino e Ferro Luzzi, e perche’ non sia stato sufficiente il parere degli avvocati interni dell’istituto. ”Avevo gia’ espresso molte riserve in passato perche’ il responsabile morale di quello che e’ successo alle famiglie con i crack finanziari e’ Fazio. Bankitalia sapeva allora benissimo quale era la situazione – sostiene il segretario generale dell’Adiconsum, Paolo Landi – e ha utilizzato le informazioni per far rientrare le banche in sicurezza piuttosto che avvisare i risparmiatori. Quello che emerge oggi sulla stampa non mi meraviglia, credo che sarebbe opportuno, se i fatti vengono confermati, che Fazio rassegni le dimissioni”. ”Spiace che la politica non abbia compreso la gravita dei comportamenti del governatore, afflitto da un tale delirio di onnipotenza che lo ha portato a travalicare i suoi compiti istituzionali di garante, per diventare un giocatore d’azzardo sulla pelle dell’istituzione”, sottolineano invece Adusbef e Federconsumatori, che hanno avviato una raccolta di firme ”per far dimettere un piccolo tiranno il cui raro attaccamento alla poltrona finira’ per trascinare ancor piu’ nel fango una gloriosa istituzione, una volta rispettata e vanto in Italia ed all’estero”.


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