Welfare

Algeria, repressione poliziesca in Kabiria

Gendarmi percorrono le strade sfasciando le vetrine e picchiando i passanti. "La legge è con noi".

di Giampaolo Cerri

Scocca nuovamente l?ora della repressione in Kabiria. Come riferisce oggi Liberation, a Tizi Ouzou, il principale centro della rivolta berbera contro Algeri e la più importante città dalla quale sono partiti i manifestanti di venerdì scorso, le forze di polizia da alcuni giorni stanno colpendo alla cieca. Gruppi di 10-15 gendarmi, armati fino ai denti, girano i quartieri, spaccando le auto in sosta, saccheggiando i negozi e picchiano selvaggiamente chi si ribella. Veri e proprio commando che non esitano a entrare nei palazzi per pestare questo o quel rivoltoso. Ieri addirittura, scrive Florance Aubenas, ?una delle bande di poliziotti girava per le vie della città agitando una bandiera algerina ?come allo stadio?. Un giovane ha gridato loro: ?Anche noi siamo algerini?. L?hanno picchiato con una sbarra di ferro, cominciando poi a infrangere le vetrine e tirare lacrimogeni fin sui balcon?. ?La legge è con noi?, urlavano i gendarmi. Episodi simili vengono denunciati in tutta la regione.


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