Non profit

Fiab-onlus: perché non invitano a non usare l’auto

Di fronte alla nuova campagna del ministero "Guido con prudenza" la federazione italiana amici della bicicletta punta il dito sul non invito all'uso dei mezzi pubblici

di Antonietta Nembri

“Potremo mai assistere a una campagna sulla sicurezza stradale basata sull’invito a non usare l’auto privata e a utilizzare taxi e mezzi pubblici per andare in discoteca, magari con forti agevolazioni tariffarie nei weekend?” è questa la domanda che si fa Fiab – onlus e non è il solo quesito che l’associazione che unisce gli appassionati delle due ruote si pone davanti all’ultima campagna contro le stragi del sabato sera. Incentivare all’uso di mezzi alternative all’auto privati, infatti, per il sodaizio potrebbe essere l’alternativa giusta di fronte al continuare a contare le vittime della strada. Da fine luglio e per cinque weekend fino a settembre, si svolgerà per il secondo anno la campagna nazionale sulla sicurezza stradale “Guido con Prudenza. Zero alcool tutta vita”, realizzata dalla Polizia di Stato insieme alla Fondazione Ania per la sicurezza stradale e al Silb, l’associazione degli imprenditori dei locali da ballo. La campagna – ricorda la Fiab – onlus, “si limita alla consegna, all’ingresso delle discoteche, di uno speciale braccialetto di gomma blu al ragazzo scelto dal proprio gruppo come la persona che non berrà alcolici per tutta la serata e che riaccompagnerà i propri amici a casa in tutta sicurezza. Sul braccialetto la scritta: “Io sono Bob, tu 6 in mani sicure”. Tutti i ragazzi che risulteranno negativi alla prova dell’etilometro, saranno addirttura premiati dalla Polizia stradale con un ingresso omaggio in una delle 22 discoteche che aderiscono in tutta Italia alla campagna”. Nella campagna di promozione comunque, rileva ancor Fiab – onlus, “nessun invito a non usare l’auto e a privilegiare mezzi di trasporto pubblici e collettivi. Come il taxi”. La Fiab si chiede: “se veramente si vogliono combattere le stragi del sabato sera, non sarebbe più logico, coinvolgendo anche le Regioni competenti nell’attuazione dei Piani regionali della sicurezza stradale e dei Piani regionali dei trasporti, offrire taxi gratis all’uscita delle discoteche? Sarebbe sicuramente più sicuro per il rientro a casa e probabilmente” conclude amaramente “meno costoso per le casse della collettività”.


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