Welfare

Giustizia. La Camera da il via libera

Approvata stasera, tra le polemiche Castelli-magistrati, la riforma dell'ordinamento giudiziario.

di Ettore Colombo

L’aula di Montecitorio ha dato il via libera definitivo (con 284 voti favorevoli, 219 no e quattro astenuti) al testo di riforma dell’ordinamento giudiziario. Il voto è stato salutato da un applauso dei deputati della Casa delle libertà. I leader dell’Unione hanno “disertato” il voto finale. Che è stato preceduto da quello sull’articolo due del provvedimento, sul quale il governo aveva posto la questione di fiducia: a favore hanno votato 312 deputati, contro 225. Nel corso delle dichiarazioni di voto per la fiducia tutti i gruppi hanno preso la parola, fatta eccezione per l’Udc. Un particolare che il capogruppo dei Ds Luciano Violante ha voluto sottolineare a testimonianza di una presunta frattura interna alla Casa delle libertà. Interpretazione che il segretario dell’Udc Marco Follini ha però negato seccamente: “La dichiarazione di fiducia – ha commentato – sta nel voto”. La scelta del governo di ricorrere al voto di fiducia è stata duramente avversata sia dalle opposizioni che dall’Associazione nazionale magistrati, che contestano anche i contenuti della riforma. Contro le nuove norme elaborate dal ministro della Giustizia Roberto Castelli i magistrati nei mesi scorsi hanno anche attuato quattro giorni di sciopero.


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