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Giordania: carovana della pace verso Gerusalemme

La carovana, che sollecita una soluzione equa al conflitto israelo-palestinese, potrebbe essere respinta alla frontiera di Israele dalle autorita'

di Redazione

La Carovana della Pace, partita da Strasburgo per sollecitare una soluzione equa al conflitto israelo-palestinese, ha ripreso oggi il cammino dalla Giordania verso la sua ultima tappa, Gerusalemme. Lo ha constatato un giornalista dell’Ansa in Giordania. Appena superato il confine della Giordania, dove era arrivata ieri, la Carovana mettera’ in pratica gli insegnamenti ricevuti in mattinata da attivisti per la difesa dei diritti umani, nel caso le autorita’ israeliane neghino l’ingresso al convoglio. ”Gia’ nel 2002, quando tentammo di partecipare alla catena umana intorno a Gerusalemme, fummo respinti alla frontiera. E per oggi non siamo molto ottimisti”, ha detto all’Ansa Alfredo Tradardi, coordinatore del gruppo italiano della Carovana, composto da 19 persone, studenti e attivisti tra i 20 e i 70 anni d’eta’. La Carovana – una quarantina tra automobili, camper e autobus per oltre un centinaio di persone – e’ partita il 4 luglio dalla Francia, ha poi attraversato parte dell’Italia ed e’ scesa per i Balcani, ha percorso la Turchia e la Siria ed e’ arrivata ieri in Giordania, dopo un viaggio di circa 5000 km. In Giordania e’ pero’ rimasta appena un giorno, il tempo per incontri di varie delegazioni con autorita’ municipali e con i profughi palestinesi del campo di Madaba, uno dei piu’ popolosi del regno hashemita. ”Occorre cambiare radicalmente il modo di sostenere i palestinesi – ha spiegato Tradardi -. Non piu’ assemble e circoli ristretti, ma campagne tra la gente, nelle citta’, nel metro’, sugli autobus, con distribuzione di volantini e materiali per chiedere l’abolizione del Muro, il rispetto delle leggi internazionali e il diritto di ritorno per i profughi palestinesi”.

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