Formazione

Bertolaso a tutto campo

Anteprima. Intervista al capo della Protezione civile Bertolaso: due anni fa eravamo senza uno scafandro contro le armi chimiche. E nel numero di VITA in edicola anche la mappa per l'ecoturista

di Paolo Manzo

«Scusate, devo rispondere? Sì presidente, mi dica». Dall’altra capo del telefono Silvio Berlusconi, obiettivo massimizzare il coordinamento in vista di un eventuale attacco terroristico in Italia tra le varie forze che, nel caso, saranno coinvolte: Polizia, ministero degli Interni e, naturalmente, Protezione civile. Dopo quanto accaduto a Londra, del resto, molti indizi lasciano pensare che il prossimo target possa essere il nostro Paese. «A presto presidente? Continuiamo». Famiglia veneta, cresciuto a Roma ma sin da bambino globetrotter della Penisola per seguire il padre, che si spostava spesso a causa del suo lavoro di comandante dell’Aeronautica. Forse proprio per questa sua conoscenza del territorio, precisa, puntuale, a tratti maniacale, Guido Bertolaso, è stato messo a capo della Protezione civile. Compito specifico occuparsi delle emergenze italiche, mentre sull’estero il factotum è Vincenzo Spaziante. Bertolaso è un apolitico per eccellenza, lo dice lui stesso che non potrebbe mai ripercorrere la ?strada? Scelli: «In politica mai», ma sul concreto – che oggi vuol dire ?emergenza terrorismo? – è un mago. Per rendersene conto basta iniziare a parlarci assieme. Ed è facile, visto che è nostro ospite in redazione… Vita: Bertolaso, dopo lo Sri Lanka siete sempre più orientati verso l’estero. Quando sono trapelate le prime notizie da Londra, non le è venuto il dubbio «adesso qui mi allertano»? Guido Bertolaso: Ma non scherziamo? Vita: Qualcuno però l’ha contattata dal governo. Bertolaso: Sì, mi ha chiamato Gianni Letta, pochi minuti dopo che le prime agenzie erano uscite con la notizia di un black-out nel metrò della capitale inglese, per chiedermi un parere su quanto stava accadendo. E gli ho detto che secondo me si trattava del bis di Madrid. Vita: Che lezione dalle bombe di Londra? Bertolaso: Che questi attacchi terroristici è bene aspettarseli, metterli in preventivo, prepararsi. La dimostrazione è stata la straordinaria capacità di gestione dell’emergenza degli inglesi. Sono stati di una bravura veramente impressionante. Vita: Cosa l’ha colpito di più della loro ?bravura?? Bertolaso: Le rispondo con una domanda. Ha mai avuto, guardando le tv, la sensazione di una situazione di panico o d’affanno? Ha visto come gli operatori sanitari sembravano stessero in sala operatoria e, invece, erano in strada. La calma dei poliziotti che davano le indicazioni, la gestione delle immagini. […] L’intervista integrale a Guido Bertolaso è online per i soli abbonati al settimanale VITA o in edicola da domani. Leggi il sommario del numero in edicola!


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA