Cultura
Caritas: nessuno sconto al Governo sulle politiche sociali
Aperti ad Acireale i lavori del 27.mo Convegno nazionale della Caritas italiana. Seicento i delegati presenti
di Redazione
I poveri e le politiche sociali. La Caritas italiana nel suo 27.mo convegno nazionale aperto nel pomeriggio ad Acireale si interroga per tre giorni sui
”senza voce”, senza rinunciare a chiedere a Governo ed Istituzioni politiche coerenti che non ”marginalizzino” quanti hanno un relativo peso politico.
E’ stato fin dalle prime battute, il presidente della Caritas italiana, l ‘arcivescovo di Modena Benito Cocchi a precisare che l’equidistanza scelta dalla Chiesa italiana nell’ultima tornata elettorale non puo’ ”essere intesa come indifferenza o equidistanza quando siano in gioco la
condizione umana e i diritti sociali fondamentali”.
Parlando di fronte ai circa 600 delegati delle 223 Caritas diocesane riunite in Sicilia, mons. Cocchi ha fatto riferimento esplicito all’inizio della legislatura e al cambio di maggioranza affermando che ”sulla fedelta’ alle
ragioni dei poveri la Caritas non puo’ concedere crediti o fare sconti in qualsivoglia direzione”. Il Vescovo ha negato che da parte di realta’ come quella della Caritas, attenta alle esigenze dei poveri, vi sia una ”ostilita’ ai cambiamenti anche significativi di orientamenti o leggi” richiamando,
invece, alle esigenze di giustizia sociale legate sia al Vangelo che, piu’ laicamente, lalla Costituzione laddove si ribadisce l’impegno a ”combattere disuguaglianze ed esclusioni nell’intento di realizzare un bene comune non bugiardo o ingiusto”.
”Chi governa il paese ha il diritto di sapere che i suoi atti saranno valutati, cioe’ apprezzati o criticati, con un metro piu’ esigente di quelli adoperati nella prassi politica corrente – ha quindi affermato l’arcivescovo nel suo intervento che ha aperto i lavori della Caritas – abituata per natura e per tradizione alla flessibilita’ ed al compromesso. Piu’ esigente – ha precisato – perché quando vengono in evidenza i problemi della ‘povera gente’ le transazioni sono inaccettabili e le condiscendenze
impossibili”.
Introducendo i lavori delle Caritas diocesane il direttore, don Vittorio Nozza ha indicato, invece, i tre obiettivi del convegno: riscoprire e valorizzare le scelte dell’organismo caritativo della Chiesa italiana negli ultimi trent’anni, far crescere, ha detto, le esperienze Caritas nelle diverse diocesi ed accentuare il rapporto a servizio del territorio.
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