Non profit

La gazzetta dello sport…ello della solidariet

L’impegno nel quotidiano

di Antonietta Nembri

Anche la Gazzetta dello Sport è in prima fila alla Partita del cuore. E questo esserci non è un caso. «Da tempo sosteniamo questa iniziativa», spiega Gabriella Mancini, della rosea. « E da tempo siamo accanto alla Nic, al progetto in Burkina Faso e a quello di Emergency per il Sudan, senza dimenticare Callon e il suo impegno per i bambini della Sierra Leone». «La solidarietà per noi è importante», dice Enrica Speroni vice caporedattore della Gazzetta. «una grossa spinta ce l?ha data, nell?ottobre del ?99, don Gino Rigoldi. Inter e Milan ogni domenica offrivano una maglia per raccogliere fondi a favore dei bambini rumeni negli orfanotrofi. Sono andata in Romania, abbiamo pubblicato una pagina e da lì?». Per tutta la stagione la proposta ai lettori della maglia da acquistare all?asta. Alla fine sono stati raccolti 70 milioni, inviati a Bucarest per costruire case-famiglia per gli adolescenti. La Gazzetta ha quindi infilato con decisione la strada della solidarietà, legandola al mondo dello sport. «Un?importante iniziativa ha preso il via nell?estate del 2000 a ricordo di Rita Trapanese, ex campionessa di pattinaggio, e del marito, oncologo al San Raffaele di Milano», ricorda Enrica Speroni. «Quando i due figli hanno deciso di continuare il lavoro dei genitori e di costruire un centro sportivo in Burkina Faso, abbiamo subito sostenuto l?iniziativa insieme con il Ciai». La Gazzetta dello Sport è il quotidiano più venduto d?Italia ed è un ottimo palcoscenico per presentare ogni iniziativa, anzi la stessa Gazzetta è diventata occasione di solidarietà. Per il Capodanno 2000, anche se il primo dell?anno i giornali non escono, la Gazzetta ha realizzato uno speciale che è stato venduto a 5mila lire a copia per sostenere Emergency nella costruzione dell?ospedale di Kabul. E poi, dal marzo 2000, il venerdì, ogni settimana, in seconda pagina, viene pubblicata una rubrica dedicata interamente a solidarietà e sport.


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