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Riforma Onu: Italia, al voto la sua alternativa?

Il capo del servizio stampa della Farnesina ha sottolineato che gli 80 Paesi, preannunciati da Germania, Giappone, India e Brasile come co-sponsor sono in realtà solo 27...

di Redazione

Alla luce del dibattito di oggi all’Assemblea generale dell’Onu, e in particolare alla decisione del G4 di chiedere il voto della propria risoluzione quadro per la riforma del Consiglio di sicurezza, l’Italia ”si riserva” di fare altrettanto con il testo alternativo ”Uniting for Consensus” presentato venerdi’ scorso, una risoluzione ”aperta per una soluzione flessibile che ricompatti la membership dell’Onu anziche’ dividerla”. ”Ci si riserva di presentare e richiedere una votazione sulla risoluzione di Uniting for Consensus alla luce del dibattito che avra’ luogo oggi a New York e durante il quale il G4 potra’ eventualmente presentare una richiesta di votazione entro la settimana o comunque entro il mese di luglio”, ha spiegato il capo del servizio stampa della Farnesina, Pasquale Terracciano, sottolineando che degli 80 Paesi, preannunciati da Germania, Giappone, India e Brasile come co-sponsor, ”risultano aver copatrocinato la loro risoluzione solamente in 27”, quasi tutte piccole isole del Pacifico e Paesi europei. Dopo l’adozione, la scorsa settimana, da parte dell’Unione Africana, di una terza risoluzione, diversa in alcuni punti da quella del G4, viene giudicato difficile un consenso, se non sporadico, per il testo del G4 da parte dei 54 Paesi africani.


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