Famiglia

Pronto soccorso, volontari scrivono manuali

Le Pubbliche assistenze editano due vademecum per aiutare in caso di incidente.

di Giampaolo Cerri

I volontari redigono manuali di pronto soccorso. Le Pubbliche Assistenze italiane infatti hanno curato due agevoli manuali “Emergenza come cultura civica; il primo soccorso”e “Anche tu puoi essere d?aiuto” che contengono la summa dei comportamenti da tenere in caso di traumi. L?Anpas – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze -che rappresenta 831 associazioni quotidianamente impegnate nell?emergenza sanitaria, nel pronto soccorso, nelle attività sociali e di protezione civile con l?apporto di 100.000 volontari, 2.700 ambulanze ed il sostegno di circa 600.000 soci. Gente che ha un’esperienza quotidiana di incidenti e di feriti. Senza alcuna pretesa di voler trasformare il cittadino in medico peraltro improvvisato, i due volumetti forniscono quelle informazioni base di primo soccorso, grazie alle quali i cittadini imparano che cosa possono (o non possono) fare in caso di emergenza sanitaria: suggerimenti che fanno la differenza; e che aiutano a prendere rapidamente decisioni che, in alcuni casi, contribuiscono a salvare una vita, Tutte le indicazioni contenute nei volumetti provengono dalla concreta esperienza dei volontari Anpas: sono esposte in un linguaggio semplice e sono corredate da numerose illustrazioni esplicative. È possibile richiedere i manuali a: Anpas Direzione Nazionale via Baracca 209 ; 50127 Firenze tel. 055/374.887 e-mail direzione@anpas.org. In caso d?incidente stradale – si suggerisce tra le indicazioni dei volumetti – per prima cosa parcheggiate in luogo sicuro e poi spegnete i motori delle auto coinvolte togliendo la chiave e appoggiandola sul cruscotto; non fumate; non intralciate i soccorsi. La distorsione è lo spostamento momentaneo di un osso:provoca dolore violento e gonfiore; la lussazione la fuoriuscita di un osso dall?articolazione: provoca dolore acuto e impossibilità di movimento. Se si sospetta la frattura della colonna vertebrale non si deve assolutamente muovere l?infortunato. L?emorragia arteriosa è più pericolosa e si distingue per un vero e proprio zampillo di sangue.


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