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Blair/G8: se attuiamo il piano faremo storia della povert

Il premier britannico, Tony Blair, non accetta giudizi di accordi a metà per il suo G8 che ha visto diluire le intese sui due grandi temi centrali

di Redazione

“E’ nella natura della politica non poter realizzare tutto quello che ci si prefigge. Ma qui, oggi, i fatti ci dicono che abbiamo compiuto notevoli progressi”. Il premier britannico, Tony Blair, non accetta giudizi di accordi a metà per il suo G8 che ha visto diluire le intese sui due grandi temi centrali: l’Africa e i cambiamenti climatici. Nella conferenza stampa finale Blair ammette che “non si può solo dire basta alla povertà e scriverlo in un documento, ma abbiamo fatto passi avanti e li abbiamo fatti con passione” per archiviare “lo scandalo della morte di migliaia di persone al giorno”. Ricordando che non c’è stato solo il documento finale che ha raddoppiato gli aiuti globali ma anche la cancellazione del debito per 18 Paesi e interventi specifici su Aids, malaria, tubercolosi e poliomelite, il primo ministro britannico si è definito “lieto di quanto sono riuscito ad ottenere. Questo – ha sottolineato – è qualcosa di cui possiamo farci vanto”. A chi gli faceva presente che il gruppo di ‘pressione’ guidato da Bob Geldof si era mostrato critico sui risultati ottenuti, Blair ha risposto utilizzando il nome stesso del gruppo (“Make Poverty History”) “che chi ha fatto questa campagna vedrà che faremo veramente della povertà la storia se attueremo quello che abbiamo deciso. Certo – ammette – non basta un comunicato, ma bisogna dare seguito concreto alle decisioni. Ma sono sicuro che l’impegno preso dal G8 è serio e si attuerà”.

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