Cultura

Per quelli che gli viene il magone

Letture d'estate - Erri De Luca: poema per immigrati

di Riccardo Bonacina

Per quelli che si può dire molto di più in poche, chiare, e intense parole che in 100mila. Per quelli che un libro breve può raccontare molto più di uno lungo, e magari anche palloso. Per quelli che ancora provano un po? di magone e di vergogna alla notizia dei barconi di immigrati ed esuli che quando va bene sbarcano a Lampedusa. Per quelli che pensano siano troppe le storie umane ancora mute e bisogna pur trovare le parole per dirle. Ecco, per loro, e per me, il libro dell?estate è Solo andata, righe che vanno troppo spesso a capo, di Erri De Luca. Venticinque pagine per un bellissimo quanto intenso poema per voci sole e coro, che racconta delle moderne odissee dei disperati del Sud del mondo, anzi di più, che dà loro voce, parola. Così la poesia prova a rendere visibili eserciti di invisibili. «è un libro civetta, aspettando un vero Omero», si schernisce con noi Erri De Luca. «Potete respingere, non riportare indietro, è cenere dispersa la partenza, noi siamo solo andata. Nessuna polizia può farci prepotenza più di quanto siamo stati offesi», ammoniscono le voci del Coro. Un poema necessario per vedere cose che pur accadono e non vediamo, per vedere e provare a immaginare un po? di futuro. A chiudere il libro una raccolta di poesie, Quattro quartieri. Con due, splendide poesie d?amore di cui vi anticipo solo due versi: «Quando saremo due, nessuno sarà uno, uno sarà l?uguale di nessuno e l?unità consisterà nel due. Quando saremo due cambierà nome pure l?universo, diventerà diverso».

Riccardo Bonacina

Erri De Luca Solo andata, righe che vanno troppo spesso a capo Feltrinelli, pp. 92, euro 10

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