Famiglia

Il disagio mentale salvato da un incontro

Quando qualcuno impazzisce, la famiglia risulta essere l’anello debole. Ed è proprio ai familiari che l’associazione milanese presieduta da Teresa De Grada si rivolge.

di Antonietta Nembri

Diversamente è un modo di guardare, di considerare e vivere la ?mente diversa? di chi ci è accanto. Ed è anche il nome di un?associazione, nata ufficialmente un anno e mezzo fa dall?esperienza quinquennale di un gruppo di familiari e volontari a contatto con il disagio psichico. «Ci siamo accorti che un soggetto che in tutto questo rimane scoperto è il familiare. Ed è a lui che noi ci rivolgiamo», spiega Teresa De Grada, presidente dell?associazione Diversamente che opera a Milano. «Il nostro interlocutore è il familiare che accetta di fare un percorso, di porsi ?diversamente? cioè rovesciando il modo comune di essere in questo contesto».

Nel quale, di norma, le relazioni in famiglia si interrompono, dove si vive l?incomprensione ed è accettando di fare un percorso, di divenire accogliente che il familiare diviene lui stesso una risorsa. Ed è qui che si vuole inserire l?azione di Diversamente: per dare un?opportunità ad amici e familiari di chi vive un disagio psichico, ma anche per abbattere lo stigma che accompagna la malattia mentale e che crea un circolo vizioso di alienazione e discriminazione per il malato e la sua famiglia. «Non diamo né consulenza né informazioni telefoniche, ci sono già altre realtà che lo fanno, non siamo degli specialisti. Il compito che ci siamo posti è quello di un ascolto non connotato dei familiari», spiega Teresa De Grada. L?associazione del resto si presenta sottolineando come tra i suoi compiti vi sia «la compagnia amicale tra i familiari della persona con disagio psichico». Ed è proprio il colloquio da persona a persona il metodo che connota questa associazione. «Dall?accoglienza amica parte il percorso del familiare o dell?amico che iniziano quello che può essere definito sia di formazione alle problematiche, sia di sostegno psicologico così da poter mettere a punto la speranza della cura».

A chi si trova in difficoltà l?associazione vuole offrire: accoglienza (articolata in colloqui, lavoro di formazione all?ascolto e all?auto – aiuto, nella creazione o riscoperta di una rete amicale; nell?approfondimento culturale e in iniziative e incontri per tutti); ascolto, inteso proprio come ascolto di volontari non specialistici; accompagnamento alle strutture di cura, inteso come cammino tra persone e non solo come mero servizio informativo. «Qui si innesta anche l?alleanza con i professionisti per un lavoro di équipe concepita come plurispecialistica», continua. «Riteniamo fondamentale, per un percorso di cura positivo, l?alleanza tra i vari soggetti: paziente, curante, familiare, amici, altre figure professionali utili alle diverse esigenze. Medici appassionati al loro lavoro e aggiornati sul piano scientifico, pazienti a cui viene riconosciuta la propria dignità e familiari recuperati alla propria umanità ed equilibrio, permettono di costruire, lavorando tutti insieme, la speranza della cura». I rapporti vengono portati fino in fondo ed è anche per questo che in questi anni accanto alla trentina di soci, l?associazione Diversamente ha incontrato oltre quaranta nuclei familiari, «andando anche a riaprire e riattivare situazioni chiuse da anni. Oggi sono una trentina le persone con le quali sono in atto degli incontri», conferma Teresa De Grada.

L?associazione ha in pista un progetto per un servizio di counselling ai familiari finalizzato alla creazione di benessere sia dei familiari sia dei malati. «Il nostro lavoro è un percorso di aiuto alla parte sana perché chi più del familiare può valorizzarla?», conclude Teresa De Grada per cui la diversità è sempre ?un incontro?.

Ass. Diversamente onlus
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fax 02.7001190
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Presidente: Teresa De Grada

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