Welfare

Carcere, nasce il forum per la tutela della salute dei detenuti

Lo presiederà Leda Colombini, presidente dell'associazione di volontariato 'A Roma Insieme'

di Stefano Arduini

Garantire il diritto alla salute dei detenuti nelle carceri italiane a tutti i livelli, favorendo l’applicazione della legge di riordino della medicina penitenziaria e il trasferimento delle sue competenze ai Servizi sanitari regionali: questi gli scopi del neonato Forum nazionale per la tutela della salute dei detenuti, che ha sede presso l’Ufficio del Garante dei diritti dei detenuti del Lazio. Il nuovo organismo e’ presieduto da Leda Colombini, presidente dell’associazione di volontariato ‘A Roma Insieme’ e responsabile delle politiche sociali di Legautonomie locali Nazionale. Vice presidenti sono Lillo Di Mauro, della Consulta penitenziaria del Comune di Roma, Ornella Favero, della redazione di Ristretti Orizzonti, e Sandro Quaglia, vice segretario nazionale del Sindacato autonomo infermieri. Segretario del Forum e’ invece Rosario Variale, dell’Ufficio del garante regionale dei diritti dei detenuti. Alla prima riunione del Forum hanno partecipato rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali, delle associazioni di volontariato, dei sindacati e degli ordini professionali provenienti da tutta Italia. Il Decreto 230/99 dispone il passaggio della competenza sulla salute dei detenuti e sulla sanita’ penitenziaria dal ministro della Giustizia al Servizio Sanitario Nazionale, al Ministero della Sanita’, alle Regioni, alle Asl e alle Autonomie Locali: ”cio’ – spiegano i componenti del Forum – sta avvenendo molto a rilento, come testimoniano i casi di malasanita’ all’interno degli istituti di reclusione”. ”La sanita’ penitenziaria – ha detto Leda Colombini – e’ rimasta ai margini del rinnovamento: mentre il Servizio Sanitario Nazionale ha fatto passi da gigante nella ricerca clinica, farmacologica, nella diagnostica e nella terapia, per la medicina penitenziaria questo non e’ accaduto. Il danno e’ vistoso in quanto il sistema sanitario penitenziario e’ carente in tutte le sue parti perche’ fondato su una miriade di rapporti convenzionali incerti e burocratici per chi dietro le sbarre ha bisogno di cure tempestive ed efficaci”. Compito del Forum sara’ quello di monitorare quanto avviene in ambito sanitario nelle carceri italiane e di fungere da organo di sensibilizzazione e di pressione politica presso il governo, i ministeri della Giustizia e della Salute e gli Enti locali, per ”l’effettivo trasferimento delle competenze dalla medicina penitenziaria al Sistema sanitario regionale e la piena parita’ di trattamento tra detenuti e liberi cittadini, cuore della riforma del 1999”


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