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Quell’euro in più per bonifici e ccp è il pagamento di un servizio

Botta e risposta

di Salvatore Pettinato

Spesso faccio versamenti in denaro per beneficenza e sono costretta a farli con un bollettino postale o un bonifico bancario che ha un costo intorno a 1 euro. Mi sono chiesta: perché devo pagare 1 euro per dare soldi in beneficenza? Non sarebbe più logico che anche l?euro in più finisse nelle casse dell?onlus beneficiaria? La sua perplessità è più che condivisibile, ma è motivata da ragioni di natura prettamente fiscale. Le erogazioni liberali in denaro a favore di una onlus, se non effettuate secondo specifiche modalità, non le sarebbero ?riconosciute? nella determinazione delle imposte: per detrarre, o dedurre grazie alle nuove disposizioni, le somme di denaro erogate, il Fisco esige che il versamento sia fatto secondo specifiche modalità che consentono a posteriori la ricostruzione del ?percorso? che le somme hanno effettuato. L?euro in più che lei versa per il bonifico è il costo del servizio di pagamento che viene prestato dalla banca o dalla posta, le quali non fanno distinzione a seconda del soggetto beneficiario dell?erogazione. Forse, qualora le somme erogate non fossero di poco conto e, quindi, le interessasse vederle riconosciute nella dichiarazione dei redditi, potrebbe ricorrere ad altri sistemi di pagamento idonei a dare al Fisco la traccia dell?erogazione effettuata (es. assegno bancario non trasferibile intestato all?associazione beneficiaria). ha collaborato Antonio Cuonzo


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