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Londra: ancora panico nella capitale, forse 80 i morti

A quattro giorni dagli attacchi il livello di allerta resta altissimo. Allarme bomba all'aeroporto di Heatrow, nel fine settimana allarmi evacuate migliaia di persone a Birmingham.

di Redazione

A quattro giorni dagli attacchi che hanno dilaniato i mezzi pubblici della city, a Londra e nel Regno Unito permane lo stato di massima allerta. Dopo essere state costrette a evacuare almeno 20mila persone nella città di Birmingham nel fine settimana, in seguito al ritrovamento di una serie di pacchi e oggetti sospetti, le autorità londinesi hanno dovuto fare i conti con la stessa minaccia nell’aeroporto di Heatrow, bloccando i voli per alcune ore. Nel frattempo si continua a non avere certezze sul numero delle vittime, che sarebbe salito a 80, molte delle quali sarebbero state ritrovate nel convoglio esploso a Russell Square, quello che autorità e soccorsi avevano avuto difficoltà a raggiungere. E mentre la città tenta a fatica di riprendersi dallo shock subito, Scotland Yard ha da poco dichiarato di avere in suo possesso una lista con 30 nomi di sospetti attentatori. Tra questi figurerebbe il ‘cervello’ delle stragi di Madrid, il siriano Mustafa Setmariam Nasar, che si ritiene sia nascosto in Iraq o lungo il confine tra il Pakistan e l’Afghanistan. Non si hanno ancora notizie sulla sorte di Benedetta Ciaccia, la ragazza italiana residente a Londra che risulta ancora dispersa. Sugli attentati di ieri, leggi la testimonianze rilasciate a VITA di:

  • Luca de Fraia, ActionAid International da Gleneagle (Scozia);
  • Marina Spironetti, gionalista di Radio Montecarlo da Gleneagle (Scozia);
  • Chiara Guerzoni, ActionAid International da Gleneagle (Scozia).
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