Non profit

Attentati Londra: De Fraia, “siamo tutti sotto shock”

Il responsabile Analisi e Strategie di ActionAid International racconta a Vita come si vivono a Gleneagles questi terribili minuti, dopo la serie di attentati che ha colpito Londra

di Paolo Manzo

“Non riusciamo a raggiungere telefonicamente i nostri uffici a Londra. I telefoni sono isolati”. Alle 11.30, a poco più di un’ora dalla notizia che, di certo, a Londra si tratta di un attentato, Luca De Fraia ha la voce tremula. “Questo evento ha attratto tutta l’attenzione sul fenomeno terrorismo e, pur essendo ancora presto per fare commenti, è verosimile che il Summit del G8 si chiuda presto e con risultati assai deludenti”. Mentre siamo al telefono su una linea fissa (anche a Gleneagles i cellulari sono isolati), arriva la notizia che nel centro di Londra, nella zona cara a Dickens, un bus a due piani è esploso. “Incerto il numero delle vittime di quest’ultima esplosione”, racconta De Fraia da Gleneagles, “qui Sky News parla solo di terrible casualties, danni enormi”. Di certo il rischio è che, ancora una volta “l’Africa sia lasciata da parte, proprio a causa di questi attentati. Speriamo di no, ma questa è la sensazione dal media center di Gleneagles”. E, purtroppo, anche dalla redazione di Vita. A presto, tra un’ora, per le prossime dal G8 e da Londra, con il responsabile Analisi e Strategie di ActionAid International


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