Non profit

La parola – Afa

Una condizione non solo estiva, fisica, ma anche economica e sociale. Con la calura non si combatte, bisogna addomesticarla. A patto di addomesticare anche noi stessi

di Alter Ego

C?è una logica impossibile che lega fenomeni apparentemente irriducibili? Gli elementi sembrerebbero esserci tutti. Da una parte le ondate di calore, sempre più violento, dall?altra il prezzo del petrolio, che continua a salire. L?afa è dunque una condizione non solo estiva, non solo fisica, ma anche economica e quindi psicologica, sociale.
La spia di un?incertezza sul nostro futuro, non solo energetico. Se è vero che non possiamo affermare con certezza che il clima sta cambiando, è un fatto che l?afa è l?ultima certezza del nostro mondo, che rende però sempre più incerta la sicurezza della nostra sopravvivenza. Davanti a quest?afa si possono organizzare due strategie: l?accettazione tragica o il rifiuto categorico. O si riconosce che il mondo comporta anche e inevitabilmente il mistero del mondo, e cioè un punto cieco di trascendenza con il quale siamo destinati a venire a patti, come nelle culture mediterranee e orientali che hanno sviluppato una cultura, per esempio urbana, di costruire il proprio mondo per proteggersi dall?afa, oppure ci si sforza di ridurre questo mondo a un sistema chiuso di scambio di valori, di renderlo da questo punto di vista immanente, cioè totalmente trasparente. Anche se con l?afa, questo, sarà molto difficile. L?importante è capire che la guerra all?afa non si può fare, a meno di non voler far la guerra al nostro mondo. Occorre passare dunque all?addomesticamento.
Partendo dall?idea che questo significa necessariamente addomesticare anche noi stessi, per non vederci presto trasformati in nemici.

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