Mondo

Burundi: elezioni senza incidenti

I burundesi hanno votato per un nuovo parlamentare e nel segno di una responsabilità politica collettiva

di Joshua Massarenti

Si temeva il peggio e invece a contraddistinguere questa storica tornata elettorale è stato il clima pacifico nel quale i burundesi si sono recati ieri alle urne per votare i loro parlamentari. Lo scrutinio legislativo, il primo da quando il Burundi è entrato in guerra civile nel 1993, è stato posto sotto stretta sorveglianza militare per via delle violenze che avevano segnato le elezioni comunali del 3 giugno scorso vinte dal braccio politico (Cndd) dell’exmoviemnto ribelle Fdd.

Tra i pochi motivi di insoddisfazione, il portavoce della Commissione elettorale indipendente (Ceni) l’abate Astère Kana segnala “un tasso di partecipazione al voto basso perché la gente ha avuto paura di votare”. Secondo l’Operazione delle Nazioni Unite in Burundi (Onub), a poche ore della chiusura dei seggi (14h00), il tasso non superava il 40%.

I risultati definitivi dovevano essere conosciuti nella notte di ieri, ma finora la Ceni non ha comunicato nessun dato ufficiale. Dopo la maggioranza assoluta ottenuta nelle comunali (57% dei consensi), le Fdd (partito hutu) sono ritenute come i grandi favoriti di questa tornata legislativa.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.