Non profit

G8, i contadini africani: “Basta aiuti”

La rete Roppa, che raccoglie circa 60 organizzazioni di una decina di paesi dell'Africa Occidentale: “Occorrono solo regole più giuste"

di Redazione

L’Africa non ha bisogno di aiuti alimentari che deprimono le economie locali, ma di ”regole piu’ giuste” che consentano ai contadini di uscire dalla poverta’. E’ il messaggio, all’antivigilia del G8 di Gleneagles (Scozia) e dopo i concerti del ‘Live 8′, di Roppa (Reseau des organisations paysannes et de producteurs agricoles de l’Afrique de l’Ouest), una rete che raccoglie circa 60 organizzazioni contadine di una decina di paesi dell’Africa Occidentale (Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal, Togo). ”Cari G8 -scrive Roppa (www.roppa.info)- l’Africa puo’ nutrire se stessa grazie al lavoro dei suoi agricoltori”. ”Non e’ grazie a una maggiore invadenza del mercato internazionale -continua la rete dei contadini dell’Africa occidentale- che gli africani usciranno dalla poverta’, ma grazie al lavoro delle proprie famiglie se saranno garantite loro regole piu’ giuste e il timone del proprio sviluppo. Malgrado le condizioni climatiche difficili, le catastrofi naturali, i tanti conflitti, l’assenza di misure di protezione e di sostegno e di altre entrate garantite, tra il 1990 e il 2002 abbiamo aumentato le nostre produzioni agricole dal 20 all’80%, piu’ dell’America del Nord (dallo 0 al 20%) o dell’Europa dell’Est che ha subito una riduzione stimata intorno al 50%. In piu’ e’ risaputo che i nostri prodotti sono la fonte principale delle entrate monetarie del nostro Paese”.

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