Leggi

Competitività, Giacco (Ds): “Il volontariato non c’entra con questa legge”

Il gruppo ha lasciato l'aula per ribadire la richiesta di stralcio dell'articolo che disciplina l'erogazione dei fondi ai Csv

di Benedetta Verrini

Nella votazione di oggi alla Camera relativa al provvedimento sulla competitività, i Ds hanno ribadito la richiesta di stralcio dell’articolo riguardante il volontariato, e hanno lasciato l’aula. ?Il provvedimento sulla competitività non c’entra nulla con il volontariato è per questo che chiedo con forza lo stralcio dell’articolo 26 dal provvedimento? – inizia cosi l’intervento dell’On. Luigi Giacco sul provvedimento della competitività. “E’ impensabile sottrarre alla titolarità del volontariato la gestione del 50% circa degli accantonamenti che le fondazioni bancarie destinano ai centri servizi per il volontariato. Questo vuol dire che le fondazioni diventeranno centri di controllo e di gestione di un mondo che poco ha a che fare con la loro peculiarità?. “Noi chiediamo al Governo – continua Giacco – che si apra una discussione reale sulla legge quadro sul volontariato”. Il volontariato ha come fondamento il dono come reciprocità che crea legame sociale e relazioni tra le persone – ha continuato Giacco – e accanto al dono e alla gratuità ritengo che il volontariato deve avere anche la funzione di essere un ?sensore sul territorio? per saper cogliere con anticipo i bisogni e le esigenze del disagio sociale e poter intervenire direttamente sensibilizzando nel contempo le istituzioni a vari livelli perché quanto prima si prenda consapevolezza del problema.? ?Abbiamo lasciato l’aula – conclude Giacco – per rafforzare la nostra contrarietà al provvedimento e alla ripresa della discussione la nostra opposizione a questo articolo sarà forte finchè il governo non capisce che l’articolo deve essere stralciato come del resto il mondo del volontariato chiede con forza e preoccupazione?.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA