Cultura

Poeti per la notte del mondo

Via i musicisti, o quasi. Vecchioni, nel suo Trio Tour 2005 si presenta solo con un pianoforte e un contrabbasso. Per puro divertimento, per una musica che sia solo poesia.

di Sara De Carli

Heidegger si chiedeva perché i poeti: cosa risponderebbe lei?
Sono la funzione risvegliante del mondo, le sentinelle di qualcosa che non possiamo perdere, pure in un mondo che misura tutto sull?utile. I poeti, penso soprattutto a Luzi, sono la traccia della verità: hanno illuminazioni fuori dal tempo, colgono l?essenza dell?uomo e della natura.
Perché un canto-confessione?
Perché la musica di oggi sa troppo di ipocrisia, strizza l?occhio alle debolezze sentimentali, soprattutto dei giovani. L?anima del jazz è l?ossessione della libertà, e la voce è tanto più libera quanto meno strumenti usi.
Per le sue letture, cosa ama?
Letture librarie e alessandrine, di cui non posso parlare quasi con nessuno. E poi la logica, con Odifreddi, e la semiotica. Per la narrativa, da Poe indietro, ma faccio un?eccezione per i gialli di John Dickson Carr.

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