Non profit

G8: summit ministri degli esteri

Si riuniscono i ministri degli esteri dei Paesi del G8 in vista di Gleneagles

di Redazione

I ministri degli Esteri del G8 (i sette Paesi piu’ industrializzati e la Russia) si riuniscono oggi a Londra per preparare il terreno al summit dei capi di Stato e di governo, che si terra’ a Gleneagles (in Scozia) dal 6 all’8 luglio. La riunione si svolge nel palazzetto di Lancaster House (in pieno centro di Londra), sotto la presidenza del titolare britannico degli Esteri, Jack Straw, e vi partecipano, oltre al segretario di Stato Usa -reduce da un viaggio-lampo in Medio Oriente e dalla conferenza sull’Iraq di Bruxelles- i capi delle diplomazie di Italia, Canada, Francia,Germania, Giappone e Russia. Secondo il Foreign Office, i temi sul tappeto saranno il processo di pace in Medio Oriente e l’Afghanistan, oltre agli eventi in corso in Iran. I ministri degli Esteri saranno informati da James Wolfensohn, ex presidente della Banca Mondiale e attualmente inviato speciale del Quartetto di Madrid, sugli ultimi sviluppi nella regione alla vigilia del ritiro israeliano da Gaza. I ministri incontreranno anche il collega afghano Abdullah Abdullah, per garantire l’appoggio al Paese in vista delle elezioni del prossimo settembre. Al termine, intorno a meta’ pomeriggio, i rappresentanti ministeriali del G8 saranno a disposizione per una conferenza stampa congiunta nella sede del Ministero degli Esteri del Regno Unito che illustrera’ i risultati della riunione. Prima dell’incontro del G8, il quartetto di Madrid (Onu, Usa, Ue e Russia) si incontra per analizzare il processo di pace, alla presenza del segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, il segretario di Stato Usa Condoleeza Rice, l’Alto rappresentante per la politica Estera e di sicurezza comune dell’Ue, Javier Solana, e il ministro degli esteri russo, Sergey Lavrov.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.