Mondo
Sulle embrionali appello di Nancy Reagan a Bush
"Abbiamo perso tanto tempo, non posso sopportare che se ne perda altro''. Una posizione opposta a quella di George W. Bush, che si professa l'erede politico di Reagan
di Redazione
Supportare la ricerca sulle cellule staminali embrionali. A lanciare l’appello all’amministrazione Bush affinche’ affianchi e sostenga questo tipo di ricerca e’ una ‘testimonial’ d’eccezione: Nancy Reagan, l’ex first lady vedova del presidente Usa Ronald Reagan, deceduto poco piu’ di un anno fa. A una cena di raccolta fondi, a Hollywood, per la Juvenile Diabetes Research Foundation, la moglie dell’ex presidente Usa ha ricordato il marito morto di Alzheimer , dopo essere rimasto per un decennio segregato dal mondo, vittima della malattia a cui la ricerca potrebbe trovar rimedio. ”Ormai e’ in un posto lontano dove non posso raggiungerlo. Abbiamo perso tanto tempo – ha incalzato l’ex first lady riferendosi alla ricerca sulle staminali embrionali – non posso sopportare che se ne perda altro”. Posizioni molto diverse, dunque, da quelle di George W. Bush, benche’ l’attuale presidente Usa si professi l’erede politico di Ronald Reagan. L’amministrazione Bush, infatti, ha bloccato la creazione di un fondo pubblico per finanziare questo tipo di sperimentazioni. Ed e’ Bush il primo sostenitore del ‘no’ perche’ ”e’ sbagliato – afferma – distruggere embrioni umani, anche se il fine e’ salvare vite umane”.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.