Formazione

Haiti: rapita un’italiana

Il rapimento di Gigliola Martino, commerciante 65enne da anni residente a Port-au-Prince è sintomatico della difficoltà in cui continua a dibattersi Hiti. Nonostante non ci sia più Aristide

di Redazione

Rapita un’italiana ad Haiti. Si tratta di Gigliola Martino in Vitiello, una commerciante di 65 anni, da anni residente a Port-au-Prince. La donna è stata sequestrata intorno alle 7.45 ora locale. Immediatamente informati il console onorario italiano, Giovanni De Matteis, e l’ambasciatore italiano a Santo Domingo competente per la zona, Giorgio Sfara, che si sta in questo momento recando sul posto per verificare l’accaduto. L’unità di crisi del ministero degli Affari Esteri sta seguendo costantemente l’evolversi del sequestro in collaborazione con l’ambasciata francese a Port-au-Prince e la missione dell’Onu. Quello dei rapimenti, informano dalla Farnesina, è un fenomeno piuttosto diffuso nella zona in questo periodo. ”Spero che i sequestratori sappiano chi hanno rapito perché Gigliola Martino è la sorella di mia suocera il cui marito, Mario Caprio, è stato preside della facoltà di medicina, e soprattuto un medico che per 40 anni ha operato gratis tutti coloro che ne avevano bisogno. Un uomo legato ad Haiti e agli haitiani. Proprio perché ha fatto tanto bene, noi familiari ci appelliamo ai sequestratori affinché liberino presto Gigliola”. Lo ha dichiarato all’Adnkronos Mimmo Porpiglia, console onorario di Haiti in Italia e direttore del quotidiano per gli italiani nel mondo ”Gente d’Italia”. A causa dell’escalation di violenza nel Paese, all’inizio della settimana, i ‘Peace corps’ statunitensi erano rientrati in patria. I 16 volontari avevano lasciato Haiti a tre settimane dall’allarme del dipartimento di Stato Usa. Un portavoce dei ‘Peace corps’ ha comunque tenuto a precisare che il ritiro dei volontari non ha nulla a che fare con l’allarme lanciato da Washington.


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