Mondo
Sindacato. La Fim Cisl per l’Africa
"Fim for Africa". La Fim lancia un progetto a sostegno del sindacato del Mozambico. In vendita un Cd con canzoni di Moreno Dapit, sindacalista Fim Cisl
Nell’ambito del XVI Congresso nazionale, in svolgimento in questi giorni a Marina di Carrara, la Fim-Cisl ha lanciato il progetto ”Fim-Cisl for Africa”, promosso insieme all’Iscos (isti-tuto della Cisl per la cooperazione e lo sviluppo) e alla Cnm (i metalmeccanici brasiliani aderenti alla confederazione Cut) con lo scopo di sostenere il sindacato metalmeccanico del Mozambico Sintime (affiliato alla confederazione Otm) nelle azioni di sensibilizza-zione e formazione dei lavoratori nelle fabbriche sul contagio del virus HIV.
L’obiettivo è prevenire sia la diffusione dell’AIDS, sia affermare il diritto alla cura e la non discriminazione delle persone siero-positive nei luoghi di lavoro e nella società.
In Mozambico ci sono 1,4 milioni di persone sieropositive o con AIDS, il 13,2 per cento del totale delle persone adulte comprese tra 15 e 49 anni. Nelle fabbriche questa per-centuale raggiunge in molti casi il 15 per cento (1 lavoratore su 7), con una preoccu-pante tendenza all’aumento. Ogni anno in Mozambico l’AIDS uccide 400 maestri e insegnanti, nonché diverse centinaia di tecnici e operai qualificati nelle industrie, di in-fermieri e medici negli ospedali, di quadri e impiegati nell’amministrazione pubblica, di agronomi e contadini nelle campagne.
Il sindacato Sintime, in Mozambico, è presente in 153 imprese metalmeccaniche ed elettriche e organizza 89 comitati sindacali aziendali, ma solo il 25 per cento del totale del settore è coperto dalla contrattazione collettiva. La maggioranza dei metalmeccanici (il 75 per cento) guadagna, quindi, solo il salario minimo corrispondente a meno di 50 euro il mese. È naturale in questo contesto che i sindacati siano deboli e poveri, per-tanto privi dei mezzi necessari per formarsi, crescere e divenire soggetti politici autono-mi. Per queste ragioni il progetto della Fim, oltre alla lotta contro l’AIDS, vuole contribuire a rafforzare in Mozambico un sindacalismo autentico e rappresentativo che – in un ambiente di povertà diffusa – sappia coniugare lo sviluppo della contrattazione collettiva con il ruolo di agente sociale.
L’azione della Fim e dell’Iscos sarà coordinata con la struttura subregionale per l’Africa meridionale della Fism (la Federazione internazionale dei sindacati metalmeccanici) e con le azioni programmate dalla Numsa (i metalmeccanici sudafricani della confedera-zione Cosatu) e dal Solidarity Center della confederazione sindacale americana Afl Cio.
A sostegno di “Fim-Cisl for Africa” è stato prodotto un CD musicale: il ricavato della sua vendita andrà interamente a beneficio del progetto.
Il CD, il cui titolo è “Oltre il filo del tramonto”, è stato realizzato da Moreno Dapit, il quale, oltre a fare il sindacalista nella Fim Cisl di Udine, scrive anche testi e musiche di canzoni; tra l’altro collabora da diversi anni con i Nomadi. La voce di Moreno Dapit è ac-compagnata dall’orchestra “Canzoni di confine”, una formazione di musicisti professioni-sti (conosciuti nel mondo della musica classica, del jazz e della canzone d’autore), che ogni anno anima l’omonima rassegna musicale in Friuli promossa da Sergio Endrigo.
Il CD è stato prodotto in 10.000 copie e distribuito per la vendita nei territori. Il prezzo è di 10 euro.
Progetto e CD sono stati presentati al Congresso della Fim il 16 giugno. La presentazione è stata seguita anche da una serata di cibo e musica africana.
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