Famiglia

Giornata mondiale della donazione di sangue

L'insostituibilità di un dono: la donazione di sangue

di Antonietta Nembri

Il 14 giugno è la seconda giornata mondiale della donazione di sangue. E in questa occasione la società italiana di medicina trsfusionale e immunoematologia ricorda come “nello scenario in cui ci troviamo ad agire nei prossimi anni la trasfusione di sangue non avrà alternative: non facciamoci alcuna illusione”.

Ogni volta che si individuano e caratterizzano delle cellule staminali emopietiche del midollo osseo, non passa mese senza che i giornali non ipotizzino l’allestimento di una “fabbrica del sangue'” e dipingano scenari splendidi: prelevare cellule di questo tipo da un donatore sicuramente sano, coltivarle in fantamacchinari che permettano loro di automantenersi e di evolvere verso le linee cellulari mature nella più completa sterilità; al fine di avere a disposizione quantitativi illimitati di globuli rossi, piastrine e globuli bianchi a bassi costi e ad alta sicurezza biologica.
“Scenari splendidi, ma soluzioni ancora molto lontane” ricorda Pietro Bonomo, presidente della società italiana di medicina trasfusionale e immunoematologia. “I problemi da risolvere sono enormi. E’ francamente improbabile che i prossimi anni possano veder realizzata la “fabbrica del sangue”. E’ stato piantato un seùme, ci vorrà tempo perché la pianta cresca diventi albero e sia in grado di fruttificare”. Proprio per questo è e rimarrà centrale e strategica la figura del donatore di sangue, “colui che ha scelto di offrirsi periodicamente per le necessità degli altri; di colui che ha scelto precisi stili di vita atti a salvaguardare la propria e l’altrui salute”.
E in occasione di questa giornata mondiale Pietro Bonomo rivolge ai donatori ‘”un pensiero denso di gratitudine per l’opera svolta e per il modello positivo di solidarietà e civiltà che essi rappresentano e che va molto al di là del semplice atto donazionale”.

In questa giornta, l’Avis comunale di Milano – l’associazione di donatori di sangue del capoluogo lombardo (www.avismi.it) – si incontra con i rettori delle Università di Milano, pubbliche e private. Lo scorso anno in occasione della prima giornata mondiale delal donazione di sangue l’incontro si era svolto con i consoli per sensibilizzare alla cultura della donazione gli stranieri presenti in città, ora il mondo universitario. Con l’obiettivo di far conoscere alla generalità dei giovani la complicata situazione esistente in Italia e nel mondo, legata alla donazione di sangue.
Creare i presupposti alla formazione di una cultura sociale tra gli studenti così che possano poi raccogliere e governare le sfide del ruolo manageriale che andranno a ricoprire nelle aziende e nell’amministrazione pubblica e politica del Paese: un progetto di responsabilità sociale delle Università su modello di quelle delle imprese.

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