Economia

G8: Vaticano, non basta cancellazione debito

Monsignor Karel Kasteel, segretario del Pontificio Consiglio 'Cor Unum' che distribuisce la carità del Papa ai paesi poveri, accoglie senza trionfalismi la decisione del G8

di Redazione

Cancellare il debito dei paesi poveri dell’Africa va bene ma ”non basta”. Monsignor Karel Kasteel, segretario del Pontificio Consiglio ‘Cor Unum’ che distribuisce la carità del Papa ai paesi poveri, accoglie senza trionfalismi la notizia della cancellazione del debito per diciotto nazioni africane decisa dagli otto Paesi più ricchi. ”Intendiamoci – afferma all’Adnkronos il presule – l’Africa ha tanto bisogno di aiuto quindi tutto cio’ che si fa e’ ben accetto, ma l’Europa e gli altri Paesi avrebbero dovuto aiutare di piu’. Solo due o tre hanno mantenuto cio’ che avevano promesso”. Un passo importante, quello della cancellazione del debito, che pero’, ribadisce monsignor Kasteel, non basta. ”Bisognerebbe seguire l’esempio di Giovanni Paolo II quando volle andare a visitare i Paesi piu’ poveri dell’Africa. Ora si corre ai ripari, in ritardo, e non basta”. Di qui il suo appello ai Paesi della Ue: ”nessuno nega che l’Europa abbia problemi ma piu’ si investe nei Paesi bisognosi di aiuto piu’ si risolvono anche quelli di casa nostra”. La soluzione indicata dal segretario di ‘Cor Unum’, dunque, e’ quella di ”armonizzare gli aiuti che arrivano dalla chiesa cattolica. Si tratta di aiuti che vengono raccolti con grande fatica dal volontariato. Piccoli passi che possono comunque aiutare la causa”. Anche la cancellazione del debito e’ un passo in avanti, ma gli ”aiuti devono essere aumentati”, insiste monsignor Kasteel.


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