Famiglia

Alda Merini: «Uccidere l’embrione è negare l’Universo».

La poetessa milanese in occasione del referendum sulla procreazione assistita scrive una lirica-appello a favore dell’astensione

di Redazione

Un punto è l?embrione
un secolo di vita
che ascolta l?universo
la memoria del mondo
fin dalla creazione
.

È questa la prima strofa di ?Un punto è l?embrione? l?ultima poesia di Alda Merini che Vita non profit magazine pubblica in esclusiva nel prossimo numero nelle edicola da sabato 11 giugno. La lirica è una presa di posizione decisa a favore dell?astensione sul referendum sulla procreazione assistita.

La Merini ha scelto di scrivere su invito di Arnoldo Mosca Mondadori «perché», spiega quest?ultimo, «entrambi ferocemente attaccati alla vita. Perché entrambi convinti che l?astensione può farla trionfare». Un attaccamento che l?anziana poetessa milanese esprime nelle successive strofe. Che suonano così:

L?uomo che nascerà
è un?eco del Signore
e sente palpitare in sé
tutte le stelle.

E ancora:

Uccidere un embrione
è negare l?Universo
è negare la musica
è negare il silenzio.

Questo invece l?ultimo passaggio:

La voce dell?embrione
è voce di battaglia
il pianto nascituro
che geme nella carne
la madre dell?embrione
è soltanto la vita
.

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