Welfare

Csv-sentenza Tar: il comunicato della Consulta nazionale volontariato

Bulleri: "si dovrà ricorrere al Consiglio di Stato per impedire quest’emorragia di risorse nei confronti di un volontariato"

di Benedetta Verrini

Improvvisamente Tutti ce l’hanno con il volontariato? Questo si chiede Luigi Bulleri, coordinatore della Consulta Nazionale del Volontariato presso il Forum del Terzo Settore, dopo aver letto le motivazioni con cui il TAR del Lazio ha respinto i ricorsi – presentati dalle organizzazioni di volontariato nazionale e dai Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) – contro un atto di indirizzo del Ministero dell?Economia del 2001 che, modificando il calcolo dell?accantonamento dei fondi delle fondazioni di origine bancaria previsto dalla legge 266/91, dimezzava le risorse destinate annualmente ai CSV per attività a favore del volontariato. ?Ci pare ? afferma Bulleri in un comunicato stampa – che le motivazioni di questa sentenza siano un po? in contraddizione con l?ordinanza del Consiglio di Stato che aveva confermato la sospensiva affermando che ?emergono elementi che inducono ad una ragionevole previsione di accoglimento del ricorso di primo grado, in particolare per quanto attiene alla violazione dell?art. 3 comma 3 del DLgs n. 153/99 e dell?art. 15 legge 266/91? ?A questo punto ritengo che si dovrà ricorrere al Consiglio di Stato per impedire quest?emorragia di risorse nei confronti di un volontariato che deve sempre più essere all?altezza della qualità dei servizi e del ruolo di advocacy che gli compete? “Ma ciò che oggi appare ancora più ingiusto e assurdo è la pretesa del Ministro Giovanardi e dell?On Sestini di imporre con l?art 18 del disegno di legge C. 5736 ?Competitività? un altro taglio del 50% ai CSV”. “Se così fosse ai CSV non resterebbe che il 25% delle attuali risorse e sarebbero in pratica costretti a chiudere lasciando il volontariato privo dei servizi che in questi anni sono stati resi con continuità”. “Un?ipotesi gravissima ? conclude Bulleri – di fronte alla quale la nostra richiesta di stralcio dell?art.18 del ddl C.5736 appare più che mai necessaria, aprendo finalmente un iter parlamentare condiviso sulle modifiche complessive alla legge 266/91?


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