Volontariato

Cellule staminali, tensioni alla Casa Bianca

Si affrontano i consiglieri Thompson e Rove. Bush in passato si era detto contrario.

di Giampaolo Cerri

Mentre Bush è impegnato a convincere gli alleati europei della bontà delle sue posizioni su Kyoto, alla Casa Bianca il suo staff discute animatamente sulla ricerca applicata alle cellule staminali. Secondo il New York Times è infatti in corso una vera e propria guerra all’interno dell’amministrazione Bush per la ricerca sulle cellule staminali. Da una parte, c’è il fronte guidato dal segretario per la Sanità Tommy Thompson – cattolico ed anti-abortista – che ritiene che si debba seguire l’avviso del National Institutes of Health, l’organismo di ricerca medica federale, e finanziarie la ricerca in questo campo per raggiungere il modo di curare malattia gravi come il diabete ed il morbo di Parkinson. Sul fronte opposto, alla cui guida si trova il principale consigliere politico di George Bush, Karl Rove, gli strateghi che temono che i finanziamenti possano mettere a rischio il sostegno, ed i voti, della destra religiosa, dei gruppi anti-abortisti e le gerarchie cattoliche. In attesa della decisione di Bush, che durante la campagna elettorale si è detto più volte contrario per l’uso dei cellule estratte da embrioni per la ricerca medica, i due fronti stanno cercando un compromesso che possa tenere conto delle obiezioni morali senza pero’ rinunciare ai potenziali benefici che moltissime persone malate potrebbero ottenere da questo tipo di ricerche. Si ritiene che la Casa Bianca dovrebbe prendere una decisione nelle prossime settimane. Il vice presidente Dick Cheney nei giorni scorsi ha incontrato i leader dell’associazione dei giovani malati di diabete, che guidano la coalizione che sostiene le ricerche sulle cellule staminali. ”Spetta al presidente prendere la decisione – si è limitata a dire la portavoce di Cheney – ed è una questione molto difficile”.


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