Formazione

Costituzione UE: no olandese al 63%

I Paesi Bassi hanno respinto la Carta dell'Unione. Secondo gli exit poll il no avrebbe raggiunto un livello molto più alto del previsto. I sì sarebbero appena al 37%

di Giulio Leben

Dopo la Francia, anche l’Olanda ha respinto la Costituzione europea: secondo l’exit poll, diffuso subito dopo la chiusura dei seggi, il “no” si è imposto nel referendum con una percentuale del 63 per cento, mentre i “sì” si sono attestati al 37 per cento: le percentuali esatte saranno rese note più tardi.

Una giornata di sole ha favorito la partecipazione alle urne degli olandesi (l’affluenza è stata del 62%, di molto superiore alla percentuale di elettori che si erano recati alle urne l’anno scorso per le elezioni del parlamento europeo, pari al 39,1% degli aventi diritto).

Il risultato al referendum in Olanda era dato per scontato da tutti i sondaggi: le più recenti indagini ipotizzavano il partito dei ‘no’ vicino al 60%. Una bocciatura netta, che giunge a soli tre giorni dallo schiaffo francese (la percentuale in Francia si era attestata a 54,8%, circa 8 punti in meno rispetto all’esito del referendum in Olanda).

Come a Parigi, il ‘no’ alla Carta Costituzionale annuncia conseguenze sia nella politica interna olandese sia, più in generale, sul futuro della Carta europea. Già domani il premier del governo di centro destra, Jan Peter Balkenende, la cui popolarità è precipitata al suo minimo storico (19%), si recherà in Parlamento per un primo dibattito sul voto.

Il risultato a favore dei no dovra’ essere confermato dalla stima ufficiale che sara’ fatta verso le 22.

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