Famiglia

Ue: aerei più cari per finanziare i Paesi poveri?

È un'ipotesi allo studio

di Gabriella Meroni

Per finanziare gli aiuti ai paesi piu’ poveri gli stati membri potrebbero introdurre aumenti dei biglietti aerei da un minimo di 1-2 euro ad un massimo di 5-10 euro: e’ quanto prevede la proposta che la Commissione Ue ha elaborato sulla base dell’intesa politica raggiunta a maggio dai ministri dell’economia e delle finanze dell’Ue (Ecofin). L’esecutivo Ue e’ stato chiamato a valutare la fattibilita’ di questa nuova forma di finanziamento dello sviluppo, e – in un documento che sara’ adottato domani e che l’Ansa e’ in grado di anticipare – ha calcolato i possibili vantaggi ed i costi del rincaro dei biglietti, disegnando gli scenari economici e finanziari piu’ probabili. Gli aumenti saranno introdotti attraverso due regimi paralleli e contestuali. Gli stati membri che vorranno renderli obbligatori (come, ad esempio, Francia e Germania) saranno autorizzati a farlo, mentre gli altri paesi Ue potranno lasciare che siano gli stessi passeggeri a decidere se pagare o meno il sovrapprezzo destinato a finanziare i paesi in via di sviluppo. Gli esperti del commissario Ue all’energia Laszlo Kovacs hanno studiato le implicazioni di entrambi i sistemi, quantificandone benefici e rischi. Il documento di lavoro degli esperti si basa su due ipotesi di sovrapprezzo tra le quali i ministri Ecofin saranno chiamati a scegliere: quella minima prevede aumenti di un euro sui voli intra-europei e di due euro su quelli tra uno stato membro e un paese terzo, quella massima invece prevede aumenti rispettivi di cinque e dieci euro. SISTEMA OBBLIGATORIO: in caso di un’ipotetica introduzione di aumenti obbligatori in tutti i 25, il gettito complessivo sarebbe ogni anno di circa 568 milioni di euro se si considerano gli aumenti minimi e di 2.763 milioni di euro se si considerano gli aumento massimi. Il sistema obbligatorio avrebbe pero’ conseguenze negative piuttosto pesanti per il settore aereo – che sta cominciando solo adesso a riprendersi dal duro colpo inferto dagli attentati dell’11 settembre a New York e dell’11 marzo a Madrid – dato che le stime indicano che la domanda subirebbe un calo compreso tra lo 0,5% e l’1% in caso di rincari minimi, e del 3%-4% nel caso di aumenti di 5 e 10 euro. SISTEMA VOLONTARIO: nel caso ipotetico dell’applicazione di un sistema interamente basato sulla scelta dei passeggeri il gettito aggiuntivo e’ difficile da stimare, visto che il volume dipende dal numero di viaggiatori desiderosi di pagare il sovrapprezzo per lo sviluppo. Lo studio indica che il sistema che permetterebbe di raccogliere le cifre maggiori e’ quello dell’opt out, nel quale cioe’ i passeggeri devono indicare chiaramente al momento dell’ acquisto che non desiderano pagare la tariffa aggiuntiva per finanziare progetti nei paesi piu’ poveri. In questo caso la soglia di adesione e’ stimata intorno al 90% se gli aumenti saranno di uno o due euro (con un gettito di 515 milioni di euro l’anno), e intorno al 50% nel caso di aumenti di 5-10 euro (con un gettito di 943 milioni di euro). Se si applica invece il sistema dell’opt in, in cui il passeggero deve indicare chiaramente la volonta’ di pagare un sovrapprezzo al momento dell’acquisto, il tasso di adesione scende al 30% in caso di rincari minimi (con risorse per 172 milioni di euro) e al 10% in caso di rincari massimi (con risorse per 286 milioni di euro). SISTEMA MISTO: l’introduzione di un sistema misto, obbligatorio in alcuni paesi e volontario in altri, fa pendere le stime verso la parte piu’ bassa della forbice, ed e’ plausibile aspettarsi che il gettito complessivo degli aumenti si posizioni a livello Ue intorno ai 250-350 milioni di euro, la maggior parte dei quali finira’ nelle casse dei paesi che introdurranno il sistema obbligatorio. Per questo la Commissione Ue propone che la gestione e l’ utilizzo dei fondi ottenuti grazie ai rincari non venga affidata unilateralmente ai singoli stati membri, ma piuttosto che le risorse vengano messe in comune a livello europeo, in modo da rendere piu’ visibile’ l’iniziativa e sensibilizzare l’opinione pubblica, rendendo cosi’ piu’ diffuso il sentimento della necessita’ dei contributi personali.


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