Mondo
La tournée sudanese di Kofi Annan
Chiusa la tournée del Segretario generale delle Nazioni Unite in Darfur e nel Sud Sudan
Si è chiuso ieri il soggiorno sudanese di Kofi Annan iniziato lo scorso 27 maggio con l’incontro dei leader sudanesi a Khartum, nella capitale del Sudan. L’indomani, Kofi Annan si è recato in Darfur per valutare le necessità della popolazione di questa regione del Sudan travagliata dalla guerra civile e da una gravissima crisi umanitaria. Annan è giunto a Nyala, capoluogo dello stato del Darfur meridionale, ed ha visitato il campo di Kalma, uno dei piu’ grandi centri di raccolta per sfollati al mondo. Il segretario dell’Onu ha detto ai giornalisti di aver voluto rendersi conto di persona della situazione in questo campo sovrappopolato che aveva gia’ visitato un anno fa.
Il campo di Kalma ospita oltre 100.000 persone costrette a lasciare le loro case per il sanguinoso conflitto che oppone da oltre due anni le forze governative ai ribelli. Le popolazioni indigene nere ed animiste vengono perseguitate soprattutto dai famigerati ‘janjaweed’, milizie paramilitari di etnia araba e religione islamica. La guerra civile in Darfur ha provocato tra i 180.000 e i 300.000 morti e circa 2,4 milioni di sfollati e 200.000 rifugiati.
Annan ha incontrato rappresentanti di organizzazioni umanitarie sudanesi ed internazionali, responsabili della polizia dell’Unione africana dispiegati nella regione e leader tribali. Il 26 maggio si era svolto ad Addis Abeba un vertice di donatori che ha riunito rappresentanti dell’ Unione Africana (Ua, raggruppa 53 paesi), Kofi Annan per l’Onu, Javier Solana per l’Unione europea e Jaap de Hoop Scheffer per la Nato per cercare di dare una svolta all’intervento umanitario internazionale in favore del Darfur.
Oggi invece, il Segretario generale delle Nazioni Unite è sbarcato nel sud del Paese nel tentativo di accelerare l’apllicazione dell’accordo di pace siglato il 9 gennaio scorso tra il regime di Khartum e i ribelli dello Splm/a (Sudanese’s people liberation movement/army) e che ha posto fine a 21 anni di guerra civile.
Si tratta della pirma visita di Annan nel Sud Sudan. Una visita che prevedeva un incontro con il governatore regionale di Juba e con il leader dello Splm/a John Garang a Rumbek. “Non potete avere la pace in una parte del Paese se siete confrontati a un grave conflitto in un’altra area” ha dichiarato Annan alla vigiglia della sua partenza per il Sudan meridionale. Inoltre, il Segretario generale dell’Onu ha ammonito che la pace tra nord e sud è in pericolo per via della penuria di risorse necessarie all’applicazione dell’accordo di pace.
“Sì”, ha ammesso Annan, “abbiamo problemi nel sud. Non disponiamo delle risorse finanziarie necessarie. E’ una vergogna” ha denunicato, ben consapevole che i donatori stanno orientando i loro sforzi al Darfur. Di cui l’appello rivolto ai donatori “a concedere doni addizionali per coprire le due crisi”.
Lo scorso 24 marzo, il Consiglio di sicurezza Onu aveva approvato il dispiegamento di oltre 10mila caschi blu per consolidare l’accordo di pace.
Le Conseil de sécurité de l’Onu a approuvé le 24 mars, le déploiement de quelques 10.000 hommes des forces de maintien de la paix pour consolider l’accord de paix nord-sud. A Rumbek, M. Annan doit également rencontrer des membres de la Commission d’examen de la Constitution nationale (NCRC), chargée de rédiger la constitution intérimaire qui doit régir le pays pendant les six prochaines années. M. Annan doit regagner Khartoum, via Jouba, plus tard dimanche pour un entretien avec le président soudanais Omar al-Béchir.
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