Immigrati: Fondazione Venezia, microcredito per donne imprenditrici

Microcredito sociale per le donne immigrati, in particolare per favorire i loro progetti di imprenditorialita’. Lo ha deciso la Fondazione di Venezia, con la partnership della Cassa di Risparmio di Venezia-Gruppo San Paolo. Gruppo che ha avviato esperienze analoghe a Torino, Roma, Napoli e Genova. ”Noi abbiamo valutato che la presenza femminile della componente dell’immigrazione e’ molto forte ed e’ anche importante ai fini della stabilita’ sociale”, dichiara all’Asca il presidente della Fondazione, Giuliano Segre. E’ piu’ che motivato, dunque, il sostegno economico alle donne immigrate che intendono avviare ”un’attivita’ economica vera e propria”. Il progetto, come spiega Segre, ”e’ rivolto alle donne immigrate che possono assumere dei prestiti molto modesti, che la banca da sola non darebbe, per cui la Fondazione diventa un elemento fondamentale per consentire questa operazione”. Si tratta di prestiti a breve termine, con tassi molto ridotti ”e con la possibilita’ di rinegoziare la restituzione che sostanzialmente consente l’avvio di microattivita”’. Il Microcredito ha come scopo primario la riduzione dei fenomeni di esclusione finanziaria (che in Italia colpiscono quasi 3 milioni di famiglie). Partner operativo della Fondazione diVenezia e’ l’associazione ”Terre in valigia”. L’esperienza a cui ci si rifa’ e’ quella della Fondazione Risorsa Donna, membro del comitato nazionale microcredito, che – come ha spiegato il segretario nazionale Andrea Tardone – sta realizzando progetti per 179 mila euro (asili nido, lavanderie, attivita’ di import ed export). L’avvio di questo progetto segue a distanza di un mese la conclusione del corso che la Fondazione di Venezia ha realizzato in collaborazione con la Provincia di Venezia per la formazione della figura professionale del mediatore culturale in ambito socio-educativo.