Formazione

Come ti cucino i pregiudizi

Libro aperto: intervista a Calixthe Beyala, scrittrice.

di Redazione

E’ nata a Douala, in Camerun, sesta di una famiglia di 12 figli, ed è cresciuta in una bidonville. A 23 anni il suo esordio in letteratura, a Parigi. L?Italia l?ha scoperta grazie a Gli onori perduti ed è imminente l?uscita del primo romanzo, A bruciarmi è stato il sole.
In Africa esiste il conflitto tra modernità e tradizione?
No, assolutamente. è un?invenzione dell?Occidente, uno stereotipo paternalista, come quello di credere che la donna africana sia una figura oppressa da un cultura machista. In tanti Paesi è vero il contrario, è la donna a essere la parte dominante.
Perché si dice che i suoi romanzi sono anticonvenzionali?
Mi sforzo di mostrare agli occidentali un?immagine diversa degli africani: un popolo in grado di prendere in mano il proprio destino.
Cosa pensa di scrittori africani di successo come Kouroma?
Per me non è un grande scrittore. Lo è per gli europei, perché risponde all?idea del terzo mondo disperato e sottomesso.
Christian Benna

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